Nascita di un figlio e cani in casa: un equilibrio da costruire
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ROMA, 01 MAGGIO 2015 - La tavola imbandita, il profumo della carne arrosto, il piccolo Giovanni che racconta le avventure di Spiderman ed un pensiero che dalla mia mente prende voce: "Papy, ma come nascono i bambini?"
Zio Alfonso e zio Emi sorridono, Martina arrossisce e prendendo la piccola Elena tra le sue braccia, rimanda la risposta del mio quesito ad un tempo imprecisato. Non è che io voglia essere indiscreto o pretenda una lezione ad hoc di scienze naturali, ma forse, nessuno di loro sa come scrivere alla Cicogna. Me ne convinco sempre di più guardando il viso del mio umano che sembra essere diventato color vermiglio. Forse, l'ignoranza genera rossore sul volto degli umani quando non hanno l'istruzione adeguata per poter affrontare un argomento sul quale sono digiuni.
Prima di affondare i canini sulle squisite pietanze che i miei zii, gli amici più cari di papà, hanno cucinato, zio Alfonso prendendomi per la zampa mi chiede di andare con lui in giardino per portare le crocchette al loro Labrador di nome Luigi. Sì, lo hanno chiamato esattamente come il mio papà e lui di questo ne è fiero.
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Il cucciolone ha poco appetito e sembra essere triste, apatico e senza inutili convenevoli, mi racconta che ha un irrefrenabile desiderio di conoscere l'ultima nata in casa Elefante. Elena è arrivata da meno di un mese e lui non ha potuto ancora passare la sua lingua sul tenero e roseo viso della piccola. Ha potuto soltanto sbirciare dal vetro del soggiorno, tutte le volte che i suoi genitori la prendono in braccio e le cantano la ninna nanna.
Appena rientrato in casa, prima di mangiare l'arrosto, ho raccontato agli zii il contenuto della conversazione avuta con il loro cane. Tra loro c'è stato un tenero sguardo d'intesa, uno sguardo da veri innamorati con il quale si sono capiti senza coinvolgere la sfera verbale. Loro non hanno agito con cattiveria escludendo dalla vita di Elena il loro cucciolo, ma hanno semplicemente pensato di aspettare che la piccola crescesse un po', prima di presentarle il loro esuberante e pestifero Luigi.
Quando arriva un bambino in un contesto familiare nel quale vi è anche un cane, vanno adottati dei piccoli accorgimenti utili per far comprendere all'animale che il "branco" a cui esso appartiene si è ingrandito e che il neonato non è una minaccia. Il bimbo (portato dalla Cicogna), non toglierà affetto e considerazione al cane se voi umani darete a lui il tempo e la possibilità di interagire con la new entry. Ad esempio, il Papà, dovrebbe portare dall'Ospedale una copertina o un indumento indossato dal bambino su cui ci sarà il suo odore, affinché il cane possa riconoscere il bambino non appena che questi, arriverà a casa. Lasciate avvicinare il vostro cucciolo umano dal vostro amico a 4 zampe, dosate la vostra incontenibile gioia di essere diventati genitori e fate sentire importante il vostro cane. Fate in modo che lui partecipi alla vostra nuova vita e, quando sarà il momento, educate vostro figlio a rispettare l'anima del vostro peloso, i suoi spazi, i suoi giochi e vi renderete conto che un bambino cresciuto con un cane, sarà un adulto più sensibile e avrà qualcosa di magico, dal valore inestimabile: un amico fedele.
Aaron