Nasce con una malformazione e i genitori non vogliono riconoscerlo
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ROMA, 5 GENNAIO 2012- E’ nato con una malformazione, l’acondroplasia, e i genitori rifiutano di riconoscerlo come loro figlio. Questo quanto accaduto ad un bimbo nato ieri, nella clinica Nuova Città di Roma, il quale non è stato riconosciuto dai genitori biologici perché affetto da una forma di nanismo. [MORE]
Il piccolo, nato ieri in una clinica di Monteverde, poco dopo è stato trasferito all’ospedale San Pietro, per via di complicazioni alle vie respiratorie. Ora si trova in condizioni stabili, pesa circa 3 chili, per quasi 50 centimetri di lunghezza. Al momento attuale non ci sono segnali della malformazione del piccolo. Tuttavia, già alla 32ma settimana di gestazione i suoi genitori avevano deciso di non riconoscerlo, quando, in seguito ad un’ecografia, avevano appreso della malformazione del figlio.
Sulla vicenda si è espresso anche il vicesindaco di Roma, Sveva Belvisio, la quale spera che i genitori ci ripensino. In caso contrario il piccolo dovrà essere affidato ad una casa famiglia. Legalmente i genitori hanno ancora 10 giorni per effettuare un riconoscimento tardivo del bambino, trascorsi i quali avranno ancora 2 mesi per richiedere una sospensione dello stato di affidabilità, dimostrando che il bambino che non hanno riconosciuto è loro figlio. In caso contrario il bambino sarà appunto affidato ad una casa famiglia, e sarà sostanzialmente il Comune ad averne cura.
Claudia Candelmo