NarteA in scena con InCanto a "Sant' Eligio" per raccogliere fondi contro l' Aids
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NAPOLI, 28 NOVEMBRE 2014 - Domenica 30 novembre 2014 (ore 18:30) l'Associazione Culturale NarteA presenta l’esibizione musicale “InCanto a Sant’Eligio” nella Chiesa di Sant’Eligio Maggiore, prima fabbrica angioina a Napoli ed uno dei più insigni modelli di architettura francese, o francesizzante, dell'Italia meridionale. L’evento è stato presentato ieri, giovedì 27 novembre, nel corso della conferenza stampa nella sala Giunta del Comune di Napoli.
NarteA in scena con "Incanto a Sant' Eligio"
Domenica 30 novembre 2014 per la prima volta in assoluto nella cornice della Chiesa di Sant’Eligio Maggiore, una delle prime chiese angioine realizzate a Napoli in stile gotico meridionale, l'Associazione Culturale NarteA presenta “InCanto a Sant’Eligio” (inizio ore 18:30), un’inedita esibizione musicale interpretata dal “Trio senza tempo” con le voci di Serena Pisa e Marianita Carfora. La serata vuole essere un momento per raccogliere fondi in occasione della Giornata Mondiale della lotta contro l’AIDS insieme all’associazione “ANLAIDS – Comitato Territoriale Napoli” e con il patrocinio morale del Comune di Napoli.
Le vicende di Napoli sono intessute anche di suoni, rumori, musica, come quella che si alterna per le strade, riecheggia sulle mura e rallegra i cuori: questo percorso di note e di voci vuole rendere protagonista l’autentica musica partenopea, presentando un concerto che farà vibrare nell'animo dei partecipanti quelle stesse sensazioni e passioni che hanno dato vita a capolavori intramontabili. Gli ospiti verranno coinvolti in prima persona in uno spettacolo culturale che si intreccerà con l'arte del canto e dei suoni, grazie all'interpretazione delle cantanti Serena Pisa e Marianita Carfora accompagnate dal “Trio senza tempo”, composto alla chitarra da Nunzio Veneruso, al violoncello da Pasquale Termini e ai plettri da Daniele La Torre.
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La Chiesa di Sant' Eligio Maggiore si eleva sul limite occidentale di Piazza Mercato e riproduce il più famoso esempio del gotico meridionale che più si avvicina al gotico d'oltralpe a Napoli. Insieme all'ospedale che si ergeva a fianco, la Chiesa fu iniziata nel 1270 sotto re Carlo I d'Angiò. L'ingresso della Chiesa è anticipato dall'arco con il famoso Orologio e dal bellissimo portale strombato risalente alla fine del 1200, unico del genere nella nostra Città. L'interno è a tre navate, accresciute di una quarta alla fine del XVI secolo: qui si ammirano frammenti di affreschi del XIV secolo, di diversi autori, tra cui il "maestro della Cappella della Leonessa" in San Pietro a Maiella. Il monumento di maggior rilievo è la "Monumentale incorniciatura marmorea", attribuita alla bottega dei Malvito, datata al 1509, della Cappella della Congregazione dei Lanii. In questo luogo era posta una grande cona d'altare in terracotta, dipinta di Domenico Napolitano, raffigurante Profeti e Sibille, di cui alcuni frammenti, recentemente restaurati, sono conservati presso il Museo di San Martino di Napoli.
Riceviamo e pubblichiamo
fonte: Ufficio stampa NarteA
www.nartea.it
(foto:u.s. nartea)
Filomena I. Gaudioso