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CASSINO, 15 MARZO 2014 – Il Capo dello Stato Napolitano questa mattina ha presenziato alla cerimonia di commemorazione del settantesimo anniversario della distruzione della città di Cassino e dell’Abbazia di Montecassino. Nel suo intervento ha ricordato quella pagina di storia, commosso, definendola «Un’esperienza tra le più drammatiche della seconda guerra mondiale» e ha omaggiato la memoria dei caduti, mostrando solidarietà alle loro famiglie.
«Anche a distanza di mezzo secolo nell’animo di ogni uomo e donna che nasce e vive qui è presente l’esperienza tragica di quanto accadde. Un’esperienza che non bisogna mai stancarsi di trasmettere alle giovani generazioni. E la lezione principale è la ferocia e l’irrimediabile irrazionalità della guerra», ha sottolineato il presidente della Repubblica.
Poi, volgendo l’attenzione alla scena internazionale, ha rivolto un accorato appello di pace: «dove ci sono venti di guerra è necessario il dialogo. Bisogna disinnescare le minacce allo status dell’Ucraina», aggiungendo: «Alla pace dell’Europa si accosti quella in Medio Oriente».[MORE]
Guardando invece all’Europa, ha precisato che «l’unità europea rimane la via maestra per progredire, ciascuno nei nostri paesi, nel nuovo mondo globale, la via maestra per rafforzare e diffondere la pace sulla base di una effettiva giustizia e coesione sociale» e anche per «prevenire e superare crisi come quella in cui da oltre cinque anni ci dibattiamo».
L’arrivo di Giorgio Napolitano a Cassino è stato accompagnato dalla protesta di un’ottantina di disoccupati e precari, che hanno manifestato il proprio malcontento al passaggio del corteo presidenziale.
(Foto: internazionale.it)
Domenico Carelli