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Operazione Shanghai Money: fermato un traffico di monete false provenienti dalla Cina

Elisa Lepone
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Operazione Shanghai Money: fermato un traffico di monete false provenienti dalla Cina
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NAPOLI, 12 DICEMBRE 2014 – Sono partiti oggi i dodici provvedimenti di arresto per l'inchiesta Shanghai Money, nell'ambito della quale lo scorso 23 Settembre è stato effettuato nel porto di Napoli un maxi sequestro di denaro falso proveniente dalla Cina.

Il sequestro delle migliaia di monete contraffatte,  306mila in totale e di ottima fattura, è avvenuto lo scorso Settembre ad opera degli uomini del Gruppo Antifalsificazione Monetaria dei Carabinieri di Napoli, guidati dal Colonnello Francesco Ferace. Il denaro falso, proveniente da Shangai, era nascosto all’interno di alcune barre di ferro a sezione cava, immagazzinate in un container che, ufficialmente, doveva contenere del materiale edilizio. Il valore complessivo delle monete contraffatte sarebbe pari a 556mila euro.[MORE]

La confisca delle monete contraffatte è avvenuta nell'ambito dell'operazione Shanghai Money, avviata dalla Procura di Palermo e condotta in cooperazione con le Procure di  Napoli, Cosenza, Torre Annunziata e Nocera Inferiore. L'inchiesta ha portato all’arresto di dodici persone: cinque italiani, cinque cinesi, un nigeriano e una donna di nazionalità ghanese. Stando a quanto fin’ora emerso, il punto di riferimento del gruppo che permetteva l’ingresso in Italia del denaro contraffatto era il cinese Yong Zhuangxiao, noto come Giorgio e attualmente residente nella Repubblica Popolare Cinese, dove il denaro verrebbe contraffatto. Numerosi i corrieri, sia cinesi che italiani, che permettevano l'arrivo delle monete nel nostro Paese: Huang Zhongming, conosciuto con lo pseudonimo di Ming, Ren Yuping, Huang Yunrui, Huang Hanxia, Dino Stancato, Antonietta Merolla e Vincenzo Verdoliva. Da quanto emerso, sembrerebbe che i punti di distribuzioni delle monete contraffatte fossero due: uno a Napoli, dove la merce arrivava via mare, e uno a Palermo, dove le monete gingevano all'interno di trolley trasportati sulle navi che partivano dal porto di Napoli. 

(foto uv-net.uio.no)

Elisa Lepone


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Scritto da Elisa Lepone

Giornalista di InfoOggi

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