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NAPOLI, 12 GIUGNO - Rubare farmaci di fascia H (farmaci ospedalieri o ad alto costo) per poi proporli per l'acquisto a grossisti, depositatori e farmacisti compiacenti. Cinque arresti a Napoli, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di farmaci. [MORE]
Le persone sottoposte a indagine avrebbero costituito un vero e proprio mercato nero parallelo a quello ufficiale, dove poter reperire i farmaci a prezzo contenuto o comunque inferiore a quello di mercato. Un fenomeno non nuovo agli inquirenti italiani: due anni fa la Procura di Monza fu protagonista di un'indagine analoga, portando all'arresto di 19 persone e al sequestro di beni per oltre 23 milioni di euro.
L'inchiesta, che va ben oltre i cinque arresti e coinvolge ben 32 persone, tutte impiegate nel settore farmaceutico e ora indagate, riaccende le luci sulla preoccupante vicenda dei furti di medicinali, la cui percentuale è aumentata vertiginosamente rispetto al biennio 2015-2016.
Sul fenomeno si era già espresso in passato Domenico Di Giorgio, direttore dell'Ufficio Qualità Prodotti e Contrasto al crimine farmaceutico dell'Aifa: “I medicinali più gettonati sono i nuovi anti-epatite C e gli anti-cancro, mentre per altri prodotti si tenta di ricorrere alla vendita extra-Ue, in Paesi come la Turchia o gli Stati Uniti, oppure li si riconfeziona per mascherarne l'origine e tentare di venderli sul mercato europeo”.
È sempre lo stesso Di Giorgio ad aver fatto luce sulle modalità dei furti: si va dalle razzie ai danni di magazzini ospedalieri o depositi farmaceutici fino agli assalti ai tir dei distributori, in quella che è ormai una caccia tanto spietata quanto redditizia sia per i singoli che per le organizzazioni criminali.
Claudio Canzone
Fonte foto: rtalive.it