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NAPOLI, 12 NOVEMBRE 2013 - “Le polemiche che in questi giorni stanno riguardano la realizzazione dell’ennesimo parcheggio privato interrato, posto in piazza Leonardo, con lavori allo stato bloccati da un provvedimento cautelare del TAR Campania, ripropongono il tema più volte alla ribalta delle cronache sulla politica fallimentare che in materia, da alcuni lustri a questa parte, viene condotta dagli Enti locali a Napoli – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -.
Con la conseguenza che in alcune zone del capoluogo partenopeo, come il Vomero, che hanno un’elevata densità abitativa e con un forte indotto commerciale, vengono arrecati danni irreversibili, consentendo peraltro la speculazione a tutto danno di chi per acquistare un box nel cuore del quartiere collinare è costretto a sborsare cifre fino a cinque zero di euro, somme che, in realtà periferiche, consentono addirittura di comprare un immobile per civili abitazioni - afferma Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari -. Difatti l’alternativa all’acquisto dei box per la sosta della mole enorme, valutata in alcune decine di migliaia di auto, di proprietà dei residenti dell’area collinare, non esiste, dal momento che i pochi posti che si rendono disponibili per la sosta stanziale nei garage privati comportano esborsi locativi annuali notevoli, se solo si pensi che per parcheggiare una sola ora vengono chiesti anche cinque euro “.
“ Così mentre siamo ancora in attesa del parcheggio pubblico sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si è cominciato a parlare agli inizi degli anni ’80, persa l’occasione di realizzare un altro parcheggio d’interscambio, che era previsto sotto piazza Quattro Giornate nel progetto originario della stazione del metrò collinare, bloccato negli anni ’90 il parcheggio pubblico meccanizzato in via Ruoppolo che avrebbe risolto buona parte dei problemi del Vomero, consentendo la realizzazione di un’ampia zona a traffico limitato – puntualizza Capodanno – negli ultimi anni si è proceduto unicamente ad autorizzare la realizzazione di parcheggi privati interrati su arre comunali, per lo più realizzati in zone a forte traffico e con strade di ridotte dimensioni, costruendo centinaia di box venduti poi a peso d’oro “.
“ Le conseguenze di una tale politica fallimentare, sul traffico veicolare e sulla qualità dell’aria, sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti – continua Capodanno -. Peraltro è notorio che condizione indispensabile, affinché la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico sulle strade limitrofe, è l’individuazione di zone al contorno da destinare a parcheggi pubblici. Tale asserto è tra l’altro confermato dalle esperienze negative della pedonalizzazione, sempre al Vomero, di via Scarlatti, con un forte incremento di traffico sulla parallela via Cimarosa, e di via Luca Giordano con l’intasamento di piazza degli Artisti e delle strade limitrofe, proprio a causa della mancanza di parcheggi pubblici di destinazione in prossimità delle aree interdette al traffico veicolare “.[MORE]
(notizia segnalata da Gennaro Capodanno)