Napoli, apre lo sportello "Difendi la città", chi diffama rischia la querela
Cronaca Campania

Napoli, apre lo sportello "Difendi la città", chi diffama rischia la querela

martedì 18 aprile, 2017

NAPOLI, 18 APRILE 2017 – «Da tempo ma sempre più spesso si assiste ad una narrazione distorta e a volte diffamatoria della città di Napoli rendendola oggetto di pregiudizi, stereotipi e dannose generalizzazioni», così sul sito del Comune di Napoli viene introdotta l’apertura dello sportello online "Difendi la citta", che fa parte del progetto Napoli città autonoma. [MORE]

L’idea è quella di «raccogliere le segnalazioni dei cittadini napoletani relative alle offese contro Napoli, chiedendo attraverso gli uffici comunali interessati precisazioni ed apposita rettifica ma eventualmente avviando, previa attenta valutazione dell'Avvocatura comunale, iniziative legali per tutelare la dignità del territorio, l'immagine e la reputazione della città di Napoli e del popolo partenopeo».

Chi offende e diffama Napoli e i napoletani dunque rischia una querela da parte del Comune. Il provvedimento potrebbe inoltre essere utile per la città anche da un altro punto di vista. La richiesta di risarcimento danni, infatti, verrà destinata a migliorare l’arredo, il decoro e la qualità dei servizi della città.

«Vuole essere una contro narrazione costante – ha spiegato Flavia Sorrentino, delegata del sindaco per l'autonomia della città - saranno affisse delle locandine anche in collaborazione con l'Anm. Noi vogliamo difendere e tutelare il diritto della città a essere rispettata».

Basterà compilare un form con i propri dati, le informazioni sulla offesa e anche con le 'prove' come screenshot della pagina web o del profilo social, foto del giornale. Il caso del sindaco di Cantù che su Facebook ha definito Napoli la fogna d'Italia è solo il caso più recente di diffamazione della città partenopea. Contro di lui è partita una querela ed ora lo stesso provvedimento potrebbe essere preso anche nei confronti di tanti altri. Il principio di base da cui parte l’idea dello sportello online è questo: basta offendere Napoli e i napoletani.

«La nostra non è affatto una insofferenza alle critiche delle quali abbiamo bisogno», ha precisato il primo cittadino Luigi de Magistris. L'obiettivo, ha spiegato, non è «quello di fare un mezzo di comunicazione alternativo o propaganda». «Vogliamo solo difendere la città quando chiunque, chiunque esso sia, fa una ricostruzione contraria al vero», ha detto.

«É bene precisare – ha proseguito - che qui parliamo di casi di mistificazione, diffamazione che saranno ben distinti dalle critiche. Lo sportello farà consolidare l'orgoglio partenopeo. Non è un atteggiamento da presuntuosi ma, appunto, da partenopei. Non ci sentiamo un ghetto né affetti da manie di persecuzione ma vogliamo rimettere apposto i fatti.Quotidianamente ci imbattiamo in azioni che ledono l'immagine della città e che tentano di frenare le potenzialità, gli investimenti economici. Noi vogliamo ricostruire le verità sfregiate». Uno dei punti di forza di questo sportello, per de Magistris è questo: «La voglia di creare una comunità che difende la propria comunità».

Il sindaco parla di un avvertimento a tutti, «di qualsiasi ceto, nazionalità affinché di Napoli venga fatto un racconto corretto».

L'immagine che Napoli ha mostrato anche in quest'ultimo weekend di Pasqua, ha aggiunto de Magistris, è stata «straordinaria, anche se hanno fatto di tutto per schiattarci». «Ripeto – ha concluso -non vogliamo santificare la città o fare un piagnisteo. Napoli sarà la prima città con uno statuto autonomo nell'Italia del terzo millennio. Lo sportello fa parte di un progetto vero che non è contro nessuno ma è innanzitutto per la città».

[foto: napoli.repubblica.it]

Antonella Sica


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