Mylo Xyloto: la ricetta della ribalta o la solita minestra?
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ROMA, 13 NOVEMBRE 2011 - «Bisogna sempre procedere come se questo fosse il nostro ultimo [disco], perché è l'unico modo di andare avanti» Così parla Chris Martin, leader dei Coldplay. Dopo l’insuccesso di Viva la Vida or Death and all his friends il gruppo inglese cerca la ribalta con il nuovo disco Mylo Xyloto. La domanda alla quale il gruppo deve rispondere ora è questa: Se questo fosse l’ultimo disco dei Coldplay, come verrebbero ricordati? [MORE]
Mylo Xyloto è un disco in pieno stile Coldplay, le sonorità molto elaborate lasciano estasiati i palati raffinati mentre le idee semplici ne permettono la fruibilità al vasto pubblico; In alcune introduzioni strumentali si rimane spesso catturati dalla bellezza dei suoni sintetizzati. Forse in alcuni momenti la musica risulta appesantita dalla presenza di troppi strumenti ma questo non è di certo un problema per chi ha imparato ad amare questo gruppo. Non mancano comunque momenti più introspettivi come la strofa di Us Against the World, una vera e propria ninna nanna accompagnata dalle sole chitarre acustiche
A differenza dello standard dei gruppi british rock, la chitarra non gioca un ruolo centrale in questo disco (come del resto in tutta la produzione del gruppo). Tuttavia lo strumento rock per antonomasia partecipa attivamente alla costruzione del sound generale e riveste i panni di protagonista in più occasioni sia come strumento solista (molto incisivo il tema di Every Teardrop is a Waterfall) che d’accompagnamento (molto spesso in forma acustica).
Le melodie di Chris Martin sono molto appetibili per chi cerca del buon rock senza troppi intellettualismi, il canone della band è pienamente rispettato: ci sono le melodie corali che faranno cantare gli stadi e le mezze voci che faranno commuovere i più sensibili. C’è anche la volontà di stupire il pubblico con idee inedite e soluzioni alternative come la ritmata Hurts Like Heaven.
In molti aspettavano di ascoltare il duetto fra Chris Martin e Rihanna in Princess of China: Come al solito il sound è curatissimo e la canzone molto semplice. La voce di Rihanna si pone nel disco come un ottimo intermezzo e la cantante sembra molto motivata a sfruttare al meglio questa vetrina per presentarsi ufficialmente al vasto pubblico dei Coldplay. Molto coinvolgente la parte conclusiva con le voci dei due cantanti all’unisono.
Per rispondere alla domanda posta all’inizio, se Mylo Xyloto fosse l’ultimo disco dei Coldplay il gruppo non passerebbe di certo alla storia come un gruppo innovatore, le voci riguardanti un nuovo inizio erano decisamente esagerate. Tuttavia il sound elettronico è talmente moderno e sofisticato che giustifica appieno la nuova uscita discografica.
In conclusione Mylo Xyloto risulta essere un album molto gradevole in grado di regalare soddisfazioni sia ai fans inveterati dei Coldplay sia ai nuovi arrivati che cercano di espandere i loro orizzonti aldilà dei singoli in rotazione alla radio
Andrea Portieri