Musica, tra cultura e tradizione: l'intervista di InfoOggi a Nando Brusco
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CATANZARO, 8 GENNAIO 2015 – Abbiamo incontrato il cantautore calabrese, con il quale abbiamo fatto due chiacchiere. Con Nando Brusco, cantautore con il tamburo, abbiamo parlato non solo di musica, ma anche di cultura e tradizione. L’intervista è di Giovanni Cristiano. [MORE]
Essere un 'cantastorie' è una scelta di coraggio, qual è la spinta che lo ha condotto al traguardo di oggi?
“Se penso all'oggi dico sicuramente la voglia di raccontare dei fatti, delle storie, delle leggende appartenenti al nostro vissuto, alla nostra memoria orale. La voglia di dare peso al testo; alla mia lingua primaria che è il dialetto e alla cultura che rappresenta. Se guardo invece alla mia vita ritrovo un filo conduttore che mi riporta alle sere passate ad ascoltare le favole (fiabe popolari) raccontate da mia Nonna. La sfida quindi è quella di proporre un momento di narrazione, di riflessione, di ascolto in un tempo - quello odierno - segnato dalla velocità e dalla quantità delle informazioni.”
Ha mai pensato, considerando la crisi che la Musica popolare, e non solo, vive, di virare su altri strumenti e non sul tamburo, e di andare alla ricerca di produzioni un po’ più 'commerciali'?
“No. Le produzioni un po’ più commerciali non mi interessano. Per quanto riguarda gli altri strumenti posso dire di essere ‘passato’ dalla chitarra autodidatta, all'organetto, alla zampogna, prima di approdare definitivamente al tamburo che è senza dubbio lo strumento che più mi rappresenta.”
C'è un artista col quale vorrebbe duettare?
“Sarebbe bello poter invitare tutti i miei maestri che in questi anni ho seguito.”
Che lavoro avrebbe svolto senza Musica?
“Sicuramente un qualcosa legato agli studi storico-antropologici che ho effettuato.”
Qual è la piazza più ambita per un cantastorie?
“La piazza più ambita per un Cantastorie è sempre la prossima.”
Nando Brusco che progetti ha per il futuro?
“Ci sono un po’ di cose a cui vorrei lavorare. Vorrei suggellare lo spettacolo Tamburo è Voce con un lavoro discografico, in cui invitare appunto un po’ di maestri a collaborare; sto già pensando ad un nuovo spettacolo, sempre con i tamburi, ma ancora è solo un idea. Poi c'è un progetto musicale (Adamà: un duo Tamburo e Violino) già attivo, col quale mantengo un profilo più musicale/strumentale. E poi mi piacerebbe collaborare un giorno ad un progetto musicale che avesse voglia di portare al suo interno il mio modo di suonare il tamburo.”
Giovanni Cristiano