Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Roma, 13 novembre - Addio al sorridente Stan Lee, il papà dei super-eroi Marvel che popolano da decenni il regno fantastico della fantasia di milioni di lettori di fumetti in tutto il mondo.
La “mitologia” super –eroistica creata da questo gigante dei comics narra da decenni le avventure di grandi eroi come l’Uomo Ragno, Devil, I Fantastici 4, Thor e i Vendicatori, gli X-Men e centinaia di altri che, nati dal suo autentico genio, hanno rappresentato e rappresentano tutt’oggi un’importante frangia della cultura pop degli anni ’70 che ha contaminato cinema, animazione e spettacolo in ogni forma.
Ricoverato d'urgenza al Cedar Sinai Medical Center di Los Angeles, Stan Lee non è stato salvato da nessun super potere, né tanto meno da uno dei suoi fantastici personaggi, dimostrando la vulnerabilità di una vita spesa comunque a sorprendere e a stupire sempre il mondo intero, anche ora nel momento della sua irreparabile scomparsa.
Da solo e in collaborazione con giganti del fumetto come Jack Kirby, Lee è riuscito a far diventare la Marvel “la casa delle idee” numero uno al mondo entrando da gigante anche nel mondo del multimediale. Convinto “di non aver fatto nulla di importante”, come disse quattro anni fa in un’intervista rilasciata al Chicago Tribune nel 2014, Lee ripeteva che scriveva solo “storie di gente immaginaria, vestita in maschera, che fa cose pazze e fuori dal comune” e non invece ricerca scientifica ed invenzioni utili alla società.
Malgrado ciò il successo arrivò dopo anni di gavetta quando creò appunto una linea di super-eroi per fronteggiare quelli della DC Comics, come Superman, Batman o Flash. I suoi personaggi apparvero, infatti, subito moralmente complessi, tanto da forgiare il fortunatao motto “super eroi con super problemi”. E questa differenziazione divenne la sua fortuna.
Maurizio Lozzi