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TARANTO, 17 MAGGIO 2014 - Non si ferma la tragedia alle spalle del polo siderurgico. Un altro operaio dell'Ilva è morto per tumore alla tiroide. "Siamo stati illusi davanti a tante promesse. Ora piangiamo questa morte precoce." dice il parroco nell'omelia, mentre un fiume di persone accoglie in silenzio il 39enne.
Anche il suocero (anche qui operaio Ilva) era morto di tumore. Negli ultimi mesi Nicola Darcante aveva visto numerosi incidenti all'interno dell'acciaieria, perdendo colleghi e amici dello stesso reparto. Per denunciare la situazione, i sindacati avevano presentato un esposto nel Dicembre 2013, ma nulla è stato fatto in risposta al documento.[MORE]
L'operaio 39enne aveva scoperto il tumore un mese prima della presentazione dell'esposto. Nonostante la malattia, era tornato al lavoro per assicurare lo stipendio per mantenere la famiglia: solo quando le sue condizioni non lo hanno più consentito, l'operaio ha lasciato suo malgrado il posto di lavoro.
Una volta scoperto il tumore, pur rispettando i vincoli lavorativi, l'operaio aveva subìto un delicato intervento chirurgico, per poi recarsi in vari centri per cercare una soluzione al tumore comparso così improvvisamente. Le terapie seguite, purtroppo, non hanno dato esiti positivi.
Sulla tomba del suocero, avvenuta due anni fa, i colleghi avevano scritto: "Ennesimo decesso per neoplasia polmonare". E' il segno di una città rassegnata, ma che non deve mollare: "Anche il nostro quartiere deve risorgere" è l'augurio perentorio del parroco alla morte di Nicola Darcante. Speriamo l'ultima vittima da raccontare.
(bari.repubblica.it)
Annarita Faggioni