Muore Aldo Togliatti, figlio del Migliore
Cronaca Emilia Romagna

Muore Aldo Togliatti, figlio del Migliore

lunedì 11 luglio, 2011

MODENA, 11 LUGLIO 2011 - I famigliari hanno fatto sapere oggi, a funerali avvenuti, della morte di Aldo Togliatti, figlio di Palmiro il Migliore. Il decesso è avvenuto sabato scorso nella clinica psichiatrica Villa Igea di Saliceta San Giuliano, frazione di Modena, dove Aldo era ricoverato ormai da trent’anni.[MORE]

Unico figlio di Palmiro Togliatti e Rita Montagnana, Aldo era nato nel 1925 e avrebbe compiuto 86 anni il prossimo 29 luglio. Dopo gli studi giovanili a Parigi, era stato portato in un collegio sovietico alle porte di Mosca adibito alla formazione dei figli dei membri di partito fuoriusciti o incarcerati. Dal 1936 visse per un lungo periodo lontano dai genitori che si stabilirono in Spagna per coordinare la lotta contro il franchismo sotto l’Internazionale Comunista. Tornato in Italia dopo la Liberazione, si laurea in Ingegneria e raggiunge la Montagnana a Torino mentre il padre viveva già con Nilde Iotti. Nel 1950, dopo una breve parentesi lavorativa presso la Sip, gli viene diagnosticata una forma di schizofrenia. Si cura in Urss, Ungheria e Romania, poi torna a Torino e dopo essersi reso protagonista di alcune notizie di cronaca del tempo che lo vedevano in fuga verso l’America, la federazione di Modena del Pci si offre di trovare per lui una sistemazione.

In seguito al ricovero, avvenuto nel settembre del 1980, tutti, anche gli amici, persero le tracce di Aldo fino a quando, nel 1993, la Nuova Gazzetta di Modena scopre del “rifugio” che la famiglia e la clinica avevano cercato di celare con discrezione. La notizia scatenò curiosità e polemiche e ci fu chi accusò i famigliari ed il partito di aver fatto sparire un figlio sfortunato dal nome troppo ingombrante: per più di dieci anni nessuno aveva più saputo nulla di Aldo e nelle cartelle cliniche della casa di cura psichiatrica il figlio del Migliore era indicato con solo il suo nome di battesimo. Con molta probabilità, nessun segreto o intrigo si era appena svelato, solamente la cruda realtà di un destino infelice.

Dopo anni di silenzio, la voce di Aldo Togliatti tornò a parlare grazie al libro di Nunzia Manicardi, "I figli di Togliatti", pubblicato da Koinè nel 2002, e attraverso l’opera teatrale di Luigi Linari, “Nel nome del padre” (1997), approdata a Broadway col nome “Our fathers”, in cui il destino segnato dalle ambizioni e dagli ideali del padre di Aldo venne affiancato a quello dell’altrettanto sfortunata Rosemary Kennedy. Terzogenita del patriarca Joseph, padre di John Fitzgerald Kennedy, e affetta da ritardo mentale, Rosemary venne sottoposta ad una lobotomia all’età di ventitre anni.


Claudia Di Giacomo

 


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