Muore a dieci anni giocando a pallone, i carabinieri non escludono l'uso di anabolizzanti
Cronaca Sicilia

Muore a dieci anni giocando a pallone, i carabinieri non escludono l'uso di anabolizzanti

domenica 8 aprile, 2012

PALERMO, 8 APRILE 2012 – È giallo sulla morte del piccolo Dario Rizzo, dieci anni, avvenuta venerdì scorso nel quartiere Villaggio Santa Rosalia intorno alle 20.30.
Il piccolo stava giocando a pallone quando sarebbe stato colto da malore. E queste, in attesa dell'autopsia disposta dal procuratore Carlo Marzella per martedì prossimo, sono le uniche certezze a disposizione.

Ancora tutte da accertare, infatti, le ipotesi riguardo la dinamica della morte. Due, per ora, quelle al vaglio degli inquirenti: un semplice malore, maragi dovuto ad una caduta, con la tuta rimasta impigliata nel tentativo di scavalcare un cancello per recuperare il pallone finito oltre il recinto di una palestra in costruzione, anche se la Tac ha escluso il trauma cranico.
La seconda ipotesi, per la quale ieri i carabinieri hanno eseguito una perquisizione a casa della madre di Dario, Antonina Di Girolamo, addetta alle pulizie all'Istituto mediterraneo dei trapianti di Palermo, è terribile: uso di droghe sintetiche o sostanze anabolizzanti. «Respirava ma era cianotico» ha detto l'operaio che giovedì sera l'ha soccorso, «L'ho caricato in auto, fermando un passante, e l'ho portato subito in ospedale. Adesso la Procura mi tiene sotto torchio perché dicono che non dovevo toccarlo, ma ho agito d'istinto».[MORE]

«Da due settimane si era fissato con il calcio e stava con alcuni ragazzini che come lui giocano a pallone», ha raccontato la madre, che ha raccontato anche di come il figlio «aveva messo su un fisico possente» nonostante non andasse in palestra. «I carabinieri mi hanno detto che cercavano anabolizzanti in casa mia, ma non hanno trovato niente. Sospettano che Dario abbia preso qualcosa in strada. Ma non posso credere a questa versione» ha concluso poi Antonina Di Girolamo, che aspetta l'esito dell'autopsia e la conclusione delle indagini la cui soluzione, magari, è nei video della telecamera di videosorveglianza davanti al cancello dove è stato trovato il piccolo Dario.


(foto: palermo.repubblica.it)
Andrea Intonti

 


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