Muore a 62 anni Antonio Manganelli, capo della polizia dal 2007
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ROMA, 20 MARZO 2013- È morto questa mattina a Roma Antonio Manganelli, nominato capo della Polizia nel 2007 dal governo Prodi. Il prefetto, originario dell'Irpinia, era stato ricoverato all'ospedale San Giovanni lo scorso 24 febbraio, a seguito di un'emorragia cerebrale che lo aveva visto sottoporsi ad una delicata operazione chirurgica per la rimozione di un'edema. Le sue condizioni di salute, già preoccupanti da tempo- si era curato negli Usa per sconfiggere un tumore-sono peggiorate a inizio anno. Poi il ricovero nella capitale e a una lunga e atroce agonia.[MORE]
Classe 1950, Manganelli si era laureato giovanissimo in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, conseguendo in seguito una specializzazione al'Università di Modena in Criminologia Clinica. La grande esperienza maturata negli anni in vari settori investigativi lo aveva portato ad assumere ruoli via via di maggiore rilievo, divenendo ben presto punto di riferimento per molti organi giudiziari investigativi europei ed extraeuropei. Nel corso di una lunga e brillante carriera, Antonio Manganelli ha diretto il Servizio Centrale di Protezione dei collaboratori di giustizia ed è stato questore di Palermo e Napoli, prefetto di 1^ classe con l'incarico di direttore centrale della Polizia Criminale e vice direttore generale della Pubblica Sicurezza. Infine, dal 25 giugno 2007 era Capo della Polizia.
Unanime il cordoglio del mondo politico: da Napolitano alla Cancellieri a Casini. Ma a ricordare Manganelli sono state anche diverse associazioni antimafia e personalità di rilievo della lotta alla criminalità organizzata, primo fra tutti lo scrittore Roberto Saviano che ha parlato di un giorno doloroso per l'intera comunità nazionale.
Emmanuela Tubelli