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Catanzaro 2 maggio 2012 -Il giovane Giuseppe Risadelli evidentemente assorbe nello schieramento in cui milita le uniche cose di cui si discute. Non programmi per lo sviluppo della città, non idee nuove ma la vecchia stanca e sterile polemica sulla legalità.
Da quale pulpito arriva la predica. Sfido il giovane Risadelli ad analizzare le sue liste, ne troverà di condannati in maniera definitiva, fra candidati e fra i parenti dei candidati (abusivismo edilizio, truffa ecc.) porteremo anche noi le nostre liste e faremo i confronti.
E non è escluso che prima della chiusura della campagna elettorale non esca fuori anche qualche “nuovo” indagato nelle file del centro sinistra. Ma il colmo Risadelli lo raggiunge quando parla di legalità e rispetto delle regole, dimenticando di dire che, proprio qualche giorno fa, il suo candidato sindaco ha compiuto un vero e proprio abuso edilizio facendosi costruire un cartellone 6x3 in legno senza alcuna autorizzazione, tant’è che dopo la denuncia del sottoscritto Scalzo è stato costretto ad oscurare la sua immagine. [MORE]
Ma gli abusi di Scalzo non finiscono qui. Ma per il momento lasciamo stare gli aspetti prettamente legali. Risadelli mi sembra confuso anche perché quando dice di voler “liberare Catanzaro dagli antichi giochi di potere che hanno affamato la città tutta da decenni ormai” si dimentica di dire che 6 anni orsono la città ha avuto la grande iattura di veder diventare sindaco Rosario Olivo al capo della coalizione del centro sinistra, lo schieramento di cui fa parte Risadelli lo stesso che, oggi, sbandiera come la panacea dei mali di Catanzaro.
Giampaolo Mungo
Ex consigliere comunale