Estero
Mosul, strage Isis di civili: 284 morti
MOSUL, 22 OTTOBRE - E’ una carneficina quella messa in atto da Isis nella città di Mosul, in Iraq. I combattimenti proseguono e la coalizione internazionale prova a complicare i piani del sedicente Stato Islamico. Ma intanto, ecco la notizia proveniente da Cnn: 284 civili sarebbero stati uccisi dal Califfato. Una vera e propria esecuzione di massa, in risposta all’avanzata degli avversari politici e militari.[MORE]
Le vittime sarebbero state prima catturate nella città di Mosul e dintorni per essere poi usate come scudi umani contro gli attacchi che stanno mettendo a dura prova Isis. Secondo la Cnn l’Isis avrebbe poi scaricato le vittime in una fossa comune. Secondo fonti anonime, tra le vittime vi sarebbero anche alcuni bambini, uccisi a colpi di pistola.
Questo brutale atto di violenza segue una vigilia piuttosto infuocata nel nord dell’Iraq: dopo l’avanzata della coalizione internazionale verso Mosul, Daesh aveva risposto a Kirkuk, con un attacco nei confronti delle forze curdo-irachene che possiedono l’attuale controllo della città. Gli scontri sarebbero ripresi in mattinata.
L’attacco di ieri da parte di Daesh ha visto naturalmente la reazione delle forze di sicurezza irachene, assieme ai Peshmerga, nel tentativo di individuare i militari islamisti. Secondo il capo della polizia, il generale Khattab Omar Aref, 48 uomini dello Stato Islamico sarebbero stati uccisi. Alcuni di questi si sarebbero invece fatti saltare in aria durante l’accerchiamento degli avversari.
Almeno altri 70 soldati di Daesh, tuttavia, si sarebbero insediati in alcuni edifici della città. Secondo fonti dell’agenzia Dpa, anche gli iracheni fanno la conta dei morti: 47 militari e 30 combattenti sarebbero rimasti uccisi nell’escalation di violenze. Preoccupa anche la situazione di Mosul: detto della strage di civili, l’Onu aveva già avvertito nei giorni precedenti della presa in ostaggio di ben 550 famiglie.
Durante i vari conflitti è morto anche un giornalista: Ali Raysan, della tv Alsumaria, sarebbe stato ucciso mentre stava seguendo la battaglia: si tratterebbe del secondo caso dopo l’altro di ieri, nel quale un altro giornalista iracheno era stato ucciso a Kirkuk, finito nel mirino degli attacchi jihadisti.
Violenti combattimenti si stanno perpetrando anche in altre città, tra le quali il villaggio di Tal Kayf a 10 km da Mosul. I Peshmerga avrebbero sfondato letteralmente le linee Isis e sarebbero pronti all’attacco definitivo. Le forze irachene annunciano intanto nuove conquiste, grazie anche e soprattutto come si diceva della avanzata della coalizione internazionale, a cui Isis ha evidentemente risposto con il tragico bilancio di oggi.
La gravità della situazione ha visto anche la presenza di Ash Carter, segretario alla Difesa degli Usa, giunto a sorpresa in mattinata in Iraq, dopo aver visitato la Turchia nella giornata precedente e aver avuto incontri con il presidente turco Erdogan. Carter ha incontrato i comandanti statunitensi impegnati nella Coalizione, per valutare eventuali miglioramenti sul raggiungimento dell’obiettivo Mosul. Nella visita, Carter dovrebbe incontrare il premier iracheno Haider al Abadi ed altri funzionari di governo.
foto da: ilsole24ore.com
Cosimo Cataleta