Moscovici sulla manovra economica: “Quando un paese si indebita, si impoverisce "
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BRUXELLES, 28 SETTEMBRE - Oggi Pierre Moscovici, Commissario europeo agli affari economici e monetari, ospite della tv francese Bfm, ha dichiarato: "Voglio continuare il dialogo con le autorità italiane, dicendo che rispettare le regole non è per noi, ma è per loro, perché quando un paese si indebita, si impoverisce. Se gli italiani continuano a indebitarsi, cosa succede? Il tasso di interesse aumenta, il servizio del debito diventa maggiore. Gli italiani non devono sbagliarsi: ogni euro in più per il debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale".
Moscovici ha continuato: "E' verosimile che il deficit strutturale dell'Italia aumenterà", e ha aggiunto: "Non è il burocrate di Bruxelles che parla. Sono convinto che non è nell'interesse dell'Italia e degli italiani indebitarsi" perché "alla fine è sempre il popolo che paga". In ogni caso, ha assicurato: "la mia riflessione di stamattina è semplice: non abbiamo interesse a una crisi tra la Commissione e l'Italia. Delle sanzioni sono teoricamente possibili, è previsto dai trattati ma io non sono nello spirito da sanzioni, non lo sono mai stato”.
Il commissario europeo ha concluso: "Farò in modo, nel mio dialogo con le autorità italiane, che l'Italia resti nello spirito comune" dato che "pacta sunt servanda, le regole vanno rispettate, e queste regole non sono stupide: se il debito sale creiamo una situazione instabile".
Critiche al governo per la manovra arrivano anche dal segretario del PD, Maurizio Martina, che, ospite a Circo Massimo su Radio Capital ha dichiarato: "Di fronte all'irresponsabilità di questo Governo non possiamo non alzare la voce. Vorrei un governo che si rendesse conto delle scelte che compie. Non possiamo non scendere in piazza davanti a chi sta mettendo il paese a rischio. Domenica a Roma saremo in tanti: arriveranno da tutta Italia 200 pullman, 6 treni e tante persone che vogliono costruire assieme a noi l'alternativa".
Tutt’altro clima si riscontra nelle dichiarazioni dei membri del governo che appaiono molto soddisfatti della manovra.
“RAGAZZI! Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l'Italia! Abbiamo portato a casa la Manovra del Popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al Reddito di Cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l’impiego. Restituiamo finalmente un futuro a 6 milioni e mezzo di persone che fino ad oggi hanno vissuto in condizione di povertà e che fino ad oggi sono stati sempre completamente ignorati. Nella Manovra del Popolo abbiamo inserito anche la pensione di cittadinanza che restituisce dignità ai pensionati perché alza la minima a 780 euro. E con il superamento della Fornero, chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un’opportunità. I truffati delle banche saranno finalmente risarciti! Abbiamo istituito un Fondo ad hoc di 1,5 miliardi. Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono”. Queste erano le parole che il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ha pubblicato su Facebook ieri notte dopo aver raggiunto l’accordo sulla manovra con il rapporto deficit/PIL al 2,4% anziché all’1,6% come, si dice, averebbe voluto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria.
Anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, su Facebook ha espresso soddisfazione per l’intesa sul Def: “Si è appena concluso il Consiglio dei Ministri. Vi garantisco che abbiamo lavorato con serietà e impegno per realizzare una manovra economica meditata, ragionevole e coraggiosa. È un intervento che migliorerà le condizioni di vita dei cittadini e assicurerà al nostro Paese una più robusta crescita economica e un più significativo sviluppo sociale. Abbiamo deliberato di realizzare tutte le riforme già annunciate, mantenendo fede agli impegni presi in tema di giustizia sociale. Introdurremo il reddito di cittadinanza, una seria riforma fiscale e supereremo la legge Fornero. Abbiamo programmato il più consistente piano di investimenti pubblici che sia mai stato realizzato in Italia. Il governo del cambiamento sta imprimendo una nuova direzione di marcia all’intero Paese. Stiamo facendo del bene all’Italia e agli italiani”.
Entusiasmo anche da parte del Ministro dell’Intero, Matteo Salvini, che ieri notte ha commentato il risultato su Facebook: “LA RIVOLUZIONE DEL BUONSENSO. Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, famiglie, strade e Comuni, più soldi per i disabili, migliaia di assunzioni per le Forze dell’Ordine. Sono felice! Grazie del sostegno, #dalleparoleaifatti".
Fonte immagine: ilfattoquotidiano.it
Fabio Di Paolo