Mosca, ricercatrice italiana trovata morta nel dormitorio dell'università: aperta un'indagine
MOSCA, 25 OTTOBRE - Una giovane ricercatrice veneta, Giorgia Bernardele, 25 anni, è stata trovata morta ieri a Mosca, nella sua stanza al dormitorio dell'Università statale per gli studi umanistici (RGGU). Stando a quanto si apprende, sarebbe stata la polizia russa a trovare il corpo esanime della ragazza, che studiava al Dipartimento di studi linguistici e letterari dell’Università di Padova come dottoranda, ma che si trovava a Mosca per motivi di studio. La polizia, dopo aver ricevuto una segnalazione, avrebbe sfondato la porta della stanza nella quale soggiornava Giorgia e lì l'amara scoperta: il corpo senza vita della venticinquenne.
"Il consolato è in stretto contatto sia con i genitori della ragazza, attesi a breve a Mosca, che con le autorità russe, le quali stanno accertando le cause del decesso, che sembrano essere naturali", ha fatto sapere attraverso un comunicato la nostra sede diplomatica.[MORE]
Già dalla tarda serata di ieri, appresa la triste notizia, gli amici e colleghi di Giorgia hanno pubblicato post e messaggi di cordoglio per la ragazza e per i suoi familiari. Una morte che ha sconvolto tutta la comunità di Sacerdo, città nativa di Giorgia, e gli ambiti accademici: «È successo l’impossibile - ha scritto Aleksandra Arkhipova, che insegna alla RGGU - È morta la nostra meravigliosa Giorgia Bernardele. Brillante, interessante, di talento. Dicono sia morta nel sonno. Non so altro, ma mentre scrivo accora non ci credo».
Luigi Cacciatori
Immagine da facebook.com
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