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ROMA, 12 DICEMBRE 2013 - E' deceduto nella notte al policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da una settimana, in unità coronarica, l'ex produttore cinematografico Angelo Rizzoli, che aveva da poco compiuto settant'anni. Coinvolto in numerose vicende giudiziarie, era malato da tempo, ma la moglie Melania, che ha confermato la notizia della morte ha dichiarato: "Mio marito era malato, ma questa vicenda giudiziaria gli ha spezzato il cuore, lo ha sfinito". Rizzoli, infatti, è stato accusato lo scorso Febbraio di bancarotta per un crac da 30 milioni di euro, ed era affetto da una grave forma di sclerosi sin da giovane. Figlio di Andrea, presidente della nota casa editrice, primo gruppo editoriale negli anni settanta, Angelo nasce a Como nel 1943. Laureato in Scienze politiche all’Università di Pavia, si specializza in Media and communications alla Columbia University di New York. [MORE] Entra nel consiglio di amministrazione dell’azienda di famiglia a soli 28 anni, e nel 1974 acquisisce il Corriere della Sera. Arrestato negli anni '70 per un’altra storia di bancarotta, fu poi prosciolto dalla Cassazione, ed ottenne dopo una lunga vicenda giudiziaria, sei assoluzioni definitive con formula piena. Negli anni novanta riprenderà l'attività di produttore cinematografico dedicandosi, tra le altre, alle serie televisive "Padre Pio" con Sergio Castellitto, e "Le ali della libertà" con Sabrina Ferilli.
Il 14 febbraio 2013 viene arrestato con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Ed è proprio questa vicenda, secondo la moglie Melania, che avrebbe dato il colpo finale al marito: "Questa ennesima vicenda giudiziaria - dice la moglie - ha spezzato il cuore a mio marito. E pensare che solo quattro mesi fa una perizia della procura di Roma ha certificato la sua compatibilità con il regime carcerario, pur con l’evidenza delle sue condizioni, già allora gravi".
(Foto dal sito oggi.it)
Katia Portovenero
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