Morti in incendio Catanzaro: in casa trovati migliaia di euro "Attesa l'autopsia Saverio, Aldo e Mattia"
Cronaca Calabria Catanzaro

Morti in incendio Catanzaro: in casa trovati migliaia di euro "Attesa l'autopsia Saverio, Aldo e Mattia"

giovedì 27 ottobre, 2022

Morti in incendio Catanzaro: in casa trovati migliaia di euro. Proseguono le indagini per risalire alle cause del rogo

CATANZARO, 27 OTT - Migliaia di euro in banconote - alcune bruciate - sono state trovate all'interno dell'appartamento della famiglia Corasoniti, distrutto a Catanzaro da un incendio che ha provocato la morte dei fratelli Saverio - che era affetto da autismo - Aldo e Mattia di 22, 16 e 12 anni.

Le banconote sono state trovate nel corso del sopralluogo effettuato dai carabinieri della scientifica del Comando provinciale di Catanzaro e i Vigili del fuoco effettuato martedì scorso.  
 

Quale sia la rilevanza del ritrovamento dovrà stabilirlo il pm della Procura di Catanzaro Francesco Bordonali che coordina le indagini sulle cause dell'incendio condotte dai carabinieri.

Al pm, nei giorni scorsi, si è rivolto anche uno dei legali della famiglia, l'avv. Francesco Gigliotti, che ha sollecitato una serie di accertamenti ulteriori, quali l'utilizzo del luminol per la ricerca di tracce organiche e la ricerca di tutte le chiavi dell'appartamento, sia quella della porta di ingresso (trovata chiusa a chiave) che delle porte interne, alcune delle quali, sarebbero state chiuse.

L'intento, aveva spiegato il legale è quello di battere tutte le piste e non lasciare nulla di intentato. Il legale ha anche chiesto l'analisi dei tabulati telefonici per capire quali movimenti siano stati fatti prima dell'incendio, se sia stato chiesto aiuto e a chi. (Ansa).

In aggiornamento

Il medico legale dovrà stabilire se si tratta di decessi per soffocamento

Morti nell'incendio a Catanzaro, attesa l'autopsia sui corpi di Saverio, Aldo e Mattia Corasoniti

Sui cadaveri nessuna traccia di ustioni. Tra i punti oscuri su cui gli investigatori stanno facendo luce anche il perché alcune porte fossero chiuse a chiave

Saverio, Aldo e Mattia Corasoniti sarebbero morti soffocati dal fumo. A confermarlo dovrà essere l'autopsia, prevista per oggi. Ma chi è intervenuto subito dopo la tragedia racconta che sui corpi non c'erano ustioni evidenti.

Solo uno dei punti ancora oscuri di questa vicenda. La porta d'ingresso era chiusa e ha trasformato la casa in una trappola mortale. A confermarlo gli stessi inquirenti. Ma chiuse erano anche alcune porte interne. Delle chiavi, però, ancora nessuna traccia. Potrebbero, forse, essere sepolte sotto la cenere. Come i telefoni cellulari di tutta la famiglia. Scomparsi nel nulla.

Francesco Gigliotti, avvocato dei Corasoniti, chiede alla procura di andare avanti con le indagini. Anche con un esame al luminol per cercare nell'appartamento tracce di sostanze chimiche sopravvissute alle fiamme. Il timore è che non si sia trattato di un incidente.

Dubbi, anche per gli inquirenti, al momento senza risposta. In attesa di poter ascoltare chi è sopravvissuto alla tragedia e ora lotta per la vita in ospedale. Papà Vitaliano e il figlio Antonello nel reparto Rianimazione del Pugliese di Catanzaro. Mamma Rita e la figlia più piccola, Zaira, nei centri per grandi ustionati di Bari e Napoli.


In aggiornamento



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