Morte Denis Bergamini: trasferiti i carabinieri che indagavano sul caso
Cronaca Calabria

Morte Denis Bergamini: trasferiti i carabinieri che indagavano sul caso

mercoledì 17 ottobre, 2012

COSENZA, 17 OTTOBRE 2012- Sta facendo molto discutere il trasferimento dei carabinieri del cosiddetto Gruppo Zeta di Cosenza che indagano sul caso Denis Bergamini. Il calciatore rossoblu perse la vita in circostanze oscure il 18 novembre del 1989. La morte di Bergamini fu, frettolosamente, archiviata come un suicidio dagli investigatori dell’epoca.

Poi nel giugno del 2011 il caso venne riaperto dalla Procura di Castrovillari e gli esami scientifici del Ris di Messina sovvertirono la teoria del suicidio( supportata dall’ex ragazza del giocatore, Isabella Internò, presente con lui in quella tragica sera). In seguito cadde anche la pista della droga; negli ambienti investigativi aleggiava l’ipotesi di un coinvolgimento di Bergamini in loschi traffici di sostanze stupefacenti ma le verifiche effettuate sulla sua Maserati Biturbo, sospettata di essere un mezzo occulto per il trasporto di droga hanno dato esito negativo.

La sorella dell’indimenticato calciatore, Donata Bergamini, che da anni porta avanti una battaglia per la verità, si è detta sconcertata sul trasferimento dei militari dell’Arma e ha dichiarato nei giorni scorsi «Ma chi li ha trasferiti, era a conoscenza che stavano lavorando su un caso unico in Italia? Una riapertura come omicidio di un caso chiuso 23 anni fa come suicidio, con una perizia medico legale che evidenziava già allora, uno scenario della morte molto diversa, ma questo trasferimento sinceramente vi sembra normale?». Donata Bergamini ricorda che, quando fu ascoltata dagli inquirenti, gli stessi carabinieri trasferiti le assicurarono di lavorare «per due cose, una la ricerca della verità, due, la speranza di riuscire a darle fiducia nelle forze dell'ordine».

Alessandro Bratti, onorevole del Partito Democratico e conterraneo di Denis Bergamini, insieme al collega calabrese l'on. Franco Laratta, ieri ha presentato un’interpellanza parlamentare al Ministro della Difesa sul trasferimento dei carabinieri del Gruppo Z di Cosenza «Come mai tutti i carabinieri incaricati di indagare sulla misteriosa morte del calciatore trovato senza vita in provincia di Cosenza nel 1989, sono stati trasferiti in altre sedi, destinati ad altri incarichi? Come mai dei sottufficiali e graduati di comprovate capacità professionali, tutti dotati di un curriculum esemplare (il cosiddetto Gruppo Zeta), sono stati costretti ad abbandonare quel delicatissimo caso di polizia giudiziaria, nonostante si stessero producendo in un operazione giudicata già da numerose testate giornalistiche "un piccolo capolavoro"?».

Una storia cupa infittita da una serie di continui ed inquietanti misteri che da ventitré anni negano di rendere giustizia alla memoria di Denis. [MORE]

Davide Scaglione


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