Morte della studentessa all'Università di Fisciano: parla l'autista del bus che l'ha travolta
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SALERNO, 26 NOVEMBRE 2014 - L' autista della Sita che due giorni fa guidava il bus che ha tolto la vita alla giovane studentessa di Giffoni, Francesca Billotti, ha rilasciato una straziante intervista ad una tv locale della provincia di Salerno.
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"Chiedo scusa, sono distrutto. Vorrei morire anche io", dichiara l'uomo di 62 anni che era alla guida del bus che ha travolto la giovane all' Università di Fisciano, e prossimo alla pensione.
"Quando sono arrivato al terminal di Fisciano, a causa della coda degli altri mezzi, mi sono fermato con la parte anteriore che aveva varcato il cancello d'ingresso e quella posteriore ancora fuori. Ho atteso che il collega che si trovava dinanzi liberasse la zona, ed ho eseguito questa maledetta manovra per portarmi al box. Nel fare manovra ho urtato questa ragazza che è caduta è l'ho investita". " Quando sono sceso dal pullman la ragazza respirava ancora, si agitava ed all'improvviso ha dato l'ultimo respiro".
Questa la straziante dichiarazione dell' uomo che tra le lacrime ha prima chiesto scusa e poi ha detto "Non è stata colpa mia". Ed ha aggiunto ancora: "Chiedo perdono ai genitori, se vogliono possono venire anche ad ammazzarmi, gli porgo io il coltello. Più di questo non posso fare. Sono distrutto".
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza del terminal dei bus sono state viste più volte, nella giornata di ieri dalla Procura di Nocera Inferiore.
l sostituto Amedeo Sessa, titolare dell'inchiesta, in compagnia del procuratore Gianfranco Izzo, hanno analizzato attentamente il filmato registrato dalle telecamere del campus universitario di Fisciano.
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Nel video, risulterebbero essere piuttosto chiari i movimenti sia di Francesca, che dell'autobus Sita Sud, in servizio sulla linea Battipaglia-Olevano-Università e che ha investito alle 8,40 circa la giovane studentessa. La ragazza - stando alle immagini - era in compagnia di altri studenti. Prima del suo passaggio, sono già transitati all'incirca una ventina di pullman.
Uno dietro l'altro, seguendo tutti lo stesso percorso. Alla sinistra di Francesca ecco comparire il bus: si trova ancora in posizione arretrata, rispetto alla posizione della ragazza. Ad occhio, la distanza calcolata è di almeno tre metri. D'un tratto, il bus comincia a sterzare sulla destra e si avvicina sempre di più alla sagoma di Francesca. Non accelera, anche perché è in fase di manovra e sta facendo il suo ingresso nell'area terminal, dove dovrà far scendere il nutrito gruppo di studenti. A quel punto la distanza tra il mezzo di trasporto e Francesca diminuisce sempre di più, fino al contatto che risulterà fatale. La ragazza è distratta e probabilmente avverte solo il rumore del bus, senza vederlo. Non farà in tempo. Il contatto avviene e Francesca finisce a terra.
(Foto:24news)
Filomena I. Gaudioso