Morra, lista impresentabili in Comuni sciolti per mafia. Antimafia la fornirà il prima possibile
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ROMA, 16 SET - "Sarà compito della Commissione antimafia presentare prima possibile una lista di "impresentabili" per i Comuni già sciolti per mafia che andranno al voto".
Lo dice il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra."In questa tornata elettorale due Comuni calabresi del vibonese, purtroppo, sciolti per mafia più di una volta andranno finalmente al voto, e le rispettive comunità avranno adesso la possibilità di riscattare i loro territori", aggiunge Morra che fa un appello ai cittadini di Briatico e Limbadi: "chiedo loro attenzione e razionalità nello spendere il proprio voto: se si vuole riscattare il nome di queste cittadine bisognerà selezionare candidati meritevoli e puliti, scevri da ogni tipo di ombra che possa inficiare il lavoro della futura amministrazione".
"Ho letto di recente sul ilvibonese.it - scrive Morra - in un articolo del giornalista Giuseppe Baglivo che alcuni candidati di Limbadi - territorio che ha visto il crudele assassinio del quarantaduenne Matteo Vinci tramite un'autobomba - avrebbero parentele o coinvolgimenti diretti in inchieste del calibro di "Black Money" in cui è interessato il boss Pantaleone Mancuso, "Onorata Sanità" ed "Imponimento".
C'è chi pur essendo candidato consigliere - secondo quanto riportato sul ilvibonese.it - non farebbe mistero della propria amicizia con uno dei figli del boss Cosimo Michele Mancuso pubblicandone foto sui social-network". "Legami di questo tipo - ricorda il presidente della Commissione parlamentare antimafia - non sono un reato, tuttavia non è da escludere che certi rapporti possano portare a richiedere nuove Commissioni d'accesso e le stesse possano sfociare in nuovi scioglimenti. Nel Comune di Briatico, invece, si presentano candidati che hanno già guidato l'amministrazione sciolta poi per infiltrazione nel 2003, le cui motivazioni facevano riferimento all'ingerenza sul piano regolatore da parte del clan Accorinti o alla presenza in quella giunta del vicesindaco Vincenzo Franco Accorinti, fratello del boss Antonino Accorinti.
Non possiamo dimenticare i riferimenti a Lidio Vallone nella sentenza "Costa Pulita" che lo portarono a ritirarsi lasciando campo libero ad Andrea Niglia, la cui amministrazione venne sciolta per infiltrazioni del 2018. Queste ed altre vicende - conclude il Presidente della Commissione parlamentare antimafia - che interessano le prossime elezioni comunali di queste due importanti comunità del vibonese - mi auguro possano far riflettere attentamente i cittadini e guidarli in una scelta sana e consapevole".