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ROMA, 25 AGOSTO 2011 – Un giovane ragazzo volontario presso la Corce Rossa di Ciampino è stato freddato la scorsa sera a colpi di pistola di fronte all’uscita della pizzeria Jolly di Morena, alle porte di Roma.Edoardo Sforna, questo il nome del ragazzo, aveva iniziato a svolgere da pochi giorni il suo lavoro presso la pizzeria come addetto alle consegne. [MORE]
Chi lo conosceva bene lo descrive come un po’ riservato e in apparenza non troppo socievole, ma conoscendolo poi meglio si dimostrava un ragazzo in gamba e che metteva impegno e passione nella sua attività di volontario della Croce Rossa.
I motivi di quella che sembrerebbe una vera e propria esecuzione non sono ancora noti, ma un testimone dell’omicidio è stato ascoltato dagli inquirenti durante tutta la notte. L’identikit fornito traccerebbe il profilo di un ragazzo molto giovane, sui vent’anni, biondo, di corporatura piuttosto esile.
Sono sempre più frequenti oramai questi omicidi-esecuzione sul territorio di Roma e provincia, che vedono spesso come protagonisti, vittime incluse, ragazzi molto giovani. Gli abitanti della capitale e delle periferie sono sempre più scossi nell’apprendere fatti di questo genere che fino a poco tempo fa avevano un’incidenza piuttosto bassa sul territorio, ma che oramai sembrano far parte della cronaca quotidiana. È indubbio che qualcosa sia cambiato all’interno della comunità cittadina e di provincia, nonostante le cause di questa ondata di criminalità efferata non siano ancora state ben comprese. La speranza di tutti è che non ci si avvii su una strada a senso unico lasciando che tendenze di crimini di questo genere si sviluppino e si moltiplichino a chiazza d’olio, come si ha l’impressione che stia succedendo.
I cittadini rimangono comunque fiduciosi nelle autorità competenti, affinché marginino quest’ondata di criminalità, che ha tutta l’aria di essere una nuova tendenza di disagio e di diseducazione giovanile. C’è da dire, infatti, che questo fenomeno non sembra ricollegato ad organizzazioni vere e proprie, e tanto meno ha nulla a che fare col crescente numero di immigrati che sono venuti a vivere nei nostri paesi e nelle nostre città, e che sono ogni volta sotto accusa, spesso ingiustamente, soprattutto quando fenomi del genere compaiono e accrescono in realta’ geografiche dove prima erano assenti o decisamente rari.
I genitori di questi ragazzi temono ogni volta per la loro incolumità, quando escono la sera e tornano tardi a casa. Il timore, però, è sempre che qualcosa di brutto succeda ai propri figli. Viene da chiedersi, però, se ci sia anche una più o meno consapevolezza che questi stessi figli possano essere in qualche modo indotti e coinvolti in stili di vita estremi, dove magari droga e alcool sono un banale e scontato consumo quotidiano, che porta alla totale perdita non solo dei cosiddetti valori, ma della ragionevolezza stessa e del proprio controllo.
L’omicidio avvenuto a Morena la scorsa notte, si è consumato tra due ragazzi poco più che adolescenti, così come accaduto non molto tempo fa, in simili circostanze, in un locale di Gottaferrata, sempre nelle provincia sud della capitale (per nominarne solo uno).
Quali sono le vittime, allora, e quali sono i carnefici?
Antonella Bova