Monza, abusi su minorenni durante l'alternanza scuola-lavoro: arrestato 54enne
Cronaca Lombardia

Monza, abusi su minorenni durante l'alternanza scuola-lavoro: arrestato 54enne

venerdì 14 luglio, 2017

MONZA, 14 LUGLIO - Un uomo di 54 anni della provincia di Monza, gestore di due centri estetici, è stato arrestato dalla polizia su ordine del gip con l'accusa di violenza sessuale su minore. L'uomo avrebbe abusato sessualmente di quattro stagiste minorenni, studentesse di una scuola professionale per estetiste. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dalla procura di Monza, era riuscito a ridurre le ragazze a una "totale dipendenza psicologica", dal momento che dal giudizio del titolare dipendeva la loro promozione. [MORE]

Quattro le vittime accertate finora, sebbene il procuratore di Monza, Luisa Zanettiche, dichiari di nutrire il sospetto che ci siano molte altre vittime. La stessa Zanettiche ha aggiunto: “Le ragazze sono state trovate in uno stato di grave sudditanza psicologica ed è stato difficile ottenere delle dichiarazioni: si sentivano in colpa per non essere riuscite a dire di no e volevano coprirlo. Parlando al telefono tra di loro avevano deciso anche di non denunciare”.

I fatti sarebbero avvenuti durante i periodi in cui le ragazze erano assegnate all'attività dell'arrestato per l'alternanza scuola-lavoro, progetto di formazione scolastica cui l'uomo partecipava da tempo. Le indagini erano iniziate nel febbraio scorso, quando una ragazza aveva manifestato segni di malessere e si era rifiutata di tornare al centro estetico dove stava svolgendo il progetto di alternanza. I genitori l'avevano invitata a rivolgersi al consultorio, dove la giovane aveva poi trovato la forza per raccontare le violenze subite. Sono stati proprio gli operatori a inviare la segnalazione alla procura.

Gli investigatori hanno così lavorato alla ricerca delle vittime, risalendo alle studentesse che avevano partecipato ai percorsi di formazione in quegli stessi centri e scoprendo gli altri casi. Le intercettazioni hanno permesso infine di accertare la veridicità dei racconti e lo stato di sottomissione in cui versavano le giovani. L'uomo - incensurato e con famiglia - dovrà rispondere ora di violenza sessuale, con l'aggravante di averla esercitata su minori e su persone che lui avrebbe dovuto “formare”. Rischia più di 12 anni di pena.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilfattoquotidiano.it


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