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FIRENZE, 21 OTTOBRE 2013-«Si scrive Letta ma si legge Brunetta» E’ questo il lapidario commento di. Mario Monti che rivendica per Scelta Civica il ruolo di forza politica alternativa all'esecutivo, nonostante le sue dimissioni. Una decisione quest’ultima nata «dalla necessita' di restituire serieta' alla politica». Su Mario Mauro e Pier Ferdinando Casini: «Si stanno riavvicinando al Pdl per ragioni elettorali, dopo che Mauro mi ha pregato di prenderlo nel partito».
Nell'intervista, rilasciata dal Professore a Lucia Annunziata, l'ex presidente del Consiglio. Scelta Civica non insidia il governo di larghe intese, «il meglio che il Paese potesse desiderare in questo momento», ma dice chiaramente che «deve essere il governo del fare mentre, a causa delle dinamiche interne a Pd e Pdl, si comporta come governo del disfare», rimettendo in discussione molto di quanto fatto nei mesi scorsi dall'esecutivo Monti, soprattutto in politica economica. «Deve smetterla di inginocchiarsi davanti ai diktat del Pdl, come fatto sull'Imu».
Tanto che spesso «si scrive governo Letta, ma si scrive Brunetta». A questo e' legata la sua scelta di dimettersi: «Occorre dare serieta' alla politica" per dare risposta a quei giovani che ieri in piazza chiedevano "futuro e crescita: due cose che oggi la politica non e' in grado di offrire». Secondo Monti occorre giocare a carte scoperte, il contrario di quanto stanno facendo Mauro e Casini che cercano di riallacciare con il Pdl solo «per calcoli elettorali, perche' evidentemente da quella parte vedono spazi in piu'».
Per il Professore, servirebbe un Pdl diverso da quello visto fin qui, «depurato da certe personalita' e certi meccanismi». Infine sulla decadenza di Silvio Berlusconi, Monti ha detto di essere intenzionato a votare - «e vedremo se in Italia c'e' uno stato di diritto...».[MORE]
Davide Scaglione