Monte Faito, precipita cabina della funivia: quattro morti e un ferito grave (Aggiornamento )


CASTELLAMMARE DI STABIA –
È una tragedia che scuote profondamente la Campania: una cabina della funivia del Monte Faito è precipitata nel pomeriggio di oggi causando quattro morti e un ferito grave. La persona inizialmente dispersa è stata ritrovata senza vita, mentre un quinto passeggero è stato soccorso in condizioni critiche con l’intervento dell’eliambulanza.
Un cavo spezzato all'origine del disastro
Secondo le prime ricostruzioni fornite dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, a causare l’incidente sarebbe stato il cedimento del cavo di trazione della funivia. "Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d'emergenza a valle ma non quello della cabina in arrivo alla stazione in cima al Faito", ha spiegato il primo cittadino.
Cinque persone a bordo: quattro vittime e un sopravvissuto
Nella cabina precipitata si trovavano cinque persone: quattro turisti e il macchinista. Per quattro di loro non c’è stato nulla da fare. Solo uno è sopravvissuto ed è stato immediatamente trasportato in ospedale, in gravi condizioni.
I passeggeri nella cabina a valle messi in salvo
Momenti di grande apprensione anche per dodici turisti stranieri rimasti bloccati nella cabina a valle, sospesa a pochi metri dal suolo. I vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a portarli in salvo utilizzando imbragature e verricelli.
Una riapertura recente e una ferita profonda
La funivia era tornata in funzione appena una settimana fa, dopo la consueta chiusura invernale. I dipendenti dell’Eav, l’ente gestore, avevano sottolineato la sicurezza dell’impianto, ribadendo come le prove di emergenza in caso di rottura del cavo venissero eseguite regolarmente.
L’improvvisa tragedia getta un’ombra su un’infrastruttura simbolo del turismo locale e riaccende il dibattito sulla sicurezza degli impianti di risalita in Italia. "Una giornata di festa si è trasformata in lutto", ha commentato a caldo un cittadino.
Aggiornamento
La cabina della funivia di Faito ritrovata dai soccorritori a metà percorso. Ancora grave la quinta vittima
La moglie di Carmine Parlato ai cronisti: 'Abbiate rispetto. Mio figlio ha saputo della morte del padre dai media'
Permane "in condizioni critiche e la prognosi resta riservata" il turista israeliano di 30 anni rimasto gravemente ferito nel crollo della cabina della funivia del Faito.
Nell’incidente sono morti la compagna, due inglesi e un dipendente Eav che gestisce la struttura, Carmine Parlato, di 59 anni.
Il bollettino diffuso dall’Ospedale del Mare riferisce che l’uomo "resta stabile nella sua gravità. Questa mattina si procederà ad eseguire diagnostica di controllo per verificare se l’evento traumatico - del tipo a "dinamica maggiore" - possa aver provocato danni che si possono palesare anche a distanza di alcune ore".
Il paziente "resta intubato per la protezione delle vie aeree e supporto ventilatorio; attualmente ventilato meccanicamente in sedazione profonda".
È stata ritrovata dai soccorritori ieri all’incirca a metà percorso la cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia e il Monte Faito precipitata ieri pomeriggio con a bordo quattro turisti e un operatore.
Secondo quanto si è appreso, la cabina è stata rintracciata tra il secondo e il terzo pilone della funivia. Il secondo sopralluogo della Procura di Torre Annunziata nella zona dove ieri, intorno alle 15:30, si è verificata la tragedia costata la vita a quattro persone è iniziato poco fa. I corpi delle quattro vittime sono stati recuperati.
Le forze dell’ordine hanno preventivamente chiuso le strade di accesso e allontanato i curiosi: l’ispezione sempre secondo quando si è appreso, inizierà a monte per poi proseguire a valle. Sul disastro sono in corso indagini della Polizia di Stato di Castellammare di Stabia coordinate dall’ufficio inquirente retto dal procuratore Nunzio Fragliasso. Il titolare del fascicolo, al momento contro ignoti, è il pm Giuliano Schioppi che, insieme con l’aggiunto Giovanni Cilenti, ipotizza i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo.
La moglie di Carmine Parlato ai cronisti: 'Abbiate rispetto. Mio figlio ha saputo della morte del padre dai media'
Ai giornalisti che si sono presentati davanti alla sua abitazione, la vedova dell’operatore dell’Eav Carmine Parlato, morto nella caduta della cabina al Faito, ha risposto al citofono. Chiede rispetto soprattutto per il figlio Marco che studia a Milano e che ha appreso della tragedia e la morte del padre Carmine Parlato dai media dopo che ieri, su qualche sito, era comparsa la foto della vittima della tragedia del Monte Faito.
"Non è il momento adesso - dice Elvira Arpino rispondendo al citofono - abbiate rispetto per mio figlio che studia a Milano e sta venendo. Abbiate rispetto per lui, prima di mettere foto e nomi".
La salma di Carmine Parlato è sequestrata e si trova all’obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia.