Mons. Cantafora:dal 9 ottobre niente puo' rimanere piu' lo stesso
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- Lamezia Terme (Catanzaro), 11 ott. - "La visita da tutti tanto attesa del Santo Padre Benedetto XVI e' stato un evento che ha segnato esistenzialmente il cammino ecclesiale e sociale della citta' di Lamezia Terme e di ogni singola persona dell'intera Diocesi: dal 9 ottobre niente puo' rimanere piu' lo stesso". E' quanto afferma il vescovo della diocesi di Lamezia Terme, monsignor Luigi Cantafora, nel messaggio di ringraziamento rivolto ai lametini dopo la visita del pontefice in Calabria.[MORE]
"La visita apostolica, che di fatto e' iniziata come operativa attesa fin da quando ci e' stata comunicata - ha detto il vescovo - ci ha aiutati a riscoprire e a valorizzare la presenza di tante risorse che, a volte, rimangono nascoste e assopite perche' esse non ci trovano impegnati, ciascuno per quello che lo riguarda, nella volonta' collettiva di perseguire insieme un unico obiettivo che, in qualche modo, incide sempre sul bene comune in quanto tale, bene che e' comune perche' proprio di ogni singola persona. In questo anno di preparazione ci siamo accorti di essere capaci di lavorare insieme, mettendo in rete, attraverso l'imprescindibile via del dialogo e dell'attiva collaborazione, quanto e' specifico di ciascuno per il bene di tutti.
Proprio in questo mi pare di poter cogliere il primo vero frutto della presenza del Santo Padre in mezzo a noi". In questa esperienza,ha aggiunto Cantafora, "che rimarra' davvero indelebile nel ricordo di ciascuno, quello che abbiamo visto e' un volto stupendo della nostra citta' e diocesi, della nostra Chiesa, ma non solo, dell'intera Calabria. Non ci siamo ritrovati davanti ad un personalita' pubblica e basta, ma intorno al Successore di Pietro, a colui che ha ricevuto da Signore stesso, il delicato e primaziale ufficio di "confermarci nella fede in quel Cristo che, con Pietro, scegliamo ancora di accogliere come la via, la verita', e la vita".
Per questo, ha proseguito il vescovo, "sento il bisogno di ringraziare tutti e ciascuno: dai vescovi della Calabria che hanno voluto condividere con noi questo prezioso dono, alle istituzioni civili e militari che, a livello regionale, provinciale e cittadino, si sono fattivamente adoperate con generosita' e reale spirito di condivisione affinche' nessuno perdesse l'occasione di sentirsi dentro questo evento storico; da ogni singolo sacerdote, religioso e religiosa a tutti i fedeli laici che, a livello personale o come espressione di ogni realta' ecclesiale che opera nella nostra Chiesa diocesana hanno saputo cogliere il dono di grazia che la divina provvidenza ci ha voluto riservare; ad ogni singolo uomo e donna, imprenditore, artista, giornalista, cuoco, operaio che sia, che ha saputo condividere con gli altri la propria professionalita', mettendosi concretamente a servizio di quello che e' stato colto come un bene per tutti.
Dal piu' profondo del mio cuore - ha concluso monsignor Cantafora - auguro a voi e a me stesso di saper far tesoro di quanto ci e' stato consegnato per riprendere con fiducia e speranza il nostro cammino nel non facile impegno di costruire nella citta' dell'uomo la citta' di Dio".