Mondiali, Italia fuori tra le polemiche: l'Uruguay ci manda a casa. Si dimette Prandelli
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Mondiali, Italia fuori tra le polemiche: l'Uruguay ci manda a casa. Si dimette Prandelli

martedì 24 giugno, 2014

NATAL (BRASILE), 24 GIUGNO 2014 - Delusione e lacrime amare in casa Azzurri: l'Italia perde 1 – 0 contro l'Uruguay, e con appena 3 punti in classifica è costretta ad abbandonare prematuramente la fase finale di questo Mondiale di Brasile 2014. Decide un goal di testa di Godin all'81, proprio quando mancavano appena 9 minuti alla conclusione di una partita che speravamo (e sognavamo) ci regalasse l'accesso agli ottavi di finale. Ma su questo match pesano anche le folli decisioni arbitrali di Rodriguez, che ha espulso ingiustamente Claudio Marchisio, e poi salvato Suarez dopo aver morso e commesso fallo su Chiellini. L'Uruguay va avanti, e gli Azzurri tornano a casa abbandonando il Mondiale ai gironi, come nel 2010. [MORE]

Il destino ha voluto che un altro Moreno passasse per il nostro cammino: Marco Antonio Rodriguez Moreno, 40 anni, messicano. Nonostante gli Azzurri non fossero, neanche quest'oggi, all'altezza della situazione, ciò che ha veramente condizionato la partita della nostra nazionale sono stati i pesanti errori arbitrali. A mezz'ora dalla fine Moreno spara un incredibile cartellino rosso nei confronti di Marchisio, lasciandoci in dieci. Dopodiché non punisce Suarez, neanche venti minuti più tardi, permettendo all'Uruguay di attaccare, nonostante la Celeste non sia mai stata davvero pericolosa. Ed ecco che all'81 arriva Godin, che con un colpo di testa da calcio d'angolo centra la nostra porta e rispedisce gli azzurri a casa. L'Italia abbandona il Mondiale ai gironi come 4 anni fa, ma stavolta con l'amaro in bocca di essere stati penalizzati di nuovo da un Moreno. Ma tutto ciò non deve essere assolutamente una scusante.

Bisogna essere corretti, e ammettere che l'Italia non è mai stata aggressiva né pericolosa, più concentrata a mantenere il pareggio piuttosto che provare a passare in vantaggio. Ci ha tradito un Balotelli mai decisivo e troppo nervoso. Ci hanno tradito le scelte troppo prudenti di Prandelli (Cassano e Parolo per Balotelli e Immobile). Ci ha tradito la nostra lentezza. Tra Costa Rica e Uruguay l'Italia ha tentato solo tre manovre decisive in porta, due delle quali su punizione con Pirlo: se non si tira in porta, d'altronde, non si possono vincere le partite. Un'ennesima conferma dei limiti della difesa ce l'ha poi data l'unico goal subito, da calcio da fermo; abbiamo preso tre goal in tre gare, e ne abbiamo segnato solo uno. Ci bastava un pareggio, ma va avanti la Celeste con l' 1-0 (anche se, con la prova televisiva, potrebbe perdere Suarez per gran parte del mondiale).

Ora è tempo di rialzarsi, ed è tempo di cambiamenti. E il primo arriva proprio da Prandelli, il ct della Nazionale che, in seguito alla sconfitta, ha dichiarato amaramente in conferenza stampa che si dimetterà: "Eravamo in gara, l’espulsione ha condizionato in maniera clamorosa la partita. Avevamo un buon predominio e potevamo giocarci la qualificazione in maniera diversa. Ma, al di là di questa, al termine della partita ho parlato con il presidente federale e visto che il progetto tecnico è di mia responsabilità, rassegno le dimissioni. Abbiamo camuffato i problemi del calcio italiano, ma dopo il mio rinnovo del contratto ci siamo trovati di fronte a delle aggressioni verbali e ci siamo sentiti persone che rubiamo i soldi ai contribuenti. E questo è un motivo per cui rassegno le dimissioni. Non ho mai rubato i soldi, vado a testa alta. Pago le tasse, non volevo sentirmi dire che rubo i soldi". Insieme al ct, rassegna le proprie dimissioni anche Abete, presidente della FIGC.

LA CRONACA

Pronti, via. La gara si apre con un ritmo lento, ma soprattutto con molta tensione e nervosismo. Come previsto, l'Uruguay non si fa intimorire, e gioca con una tattica speculare alla nostra, marca a uomo i nostri, e copre al meglio per non lasciar passare alcun tiro azzurro. Dominiamo sul possesso palla, con il 65% al 35%, ma non creiamo nessun pericolo a Muslera, a parte una 'maledetta' di Pirlo deviata al 12'. Balotelli non si intende con Immobile, è nervoso e si fa ammonire, e le nostre punte non arrivano in profondità. Tra gli azzurri brillano in particolar modo Verratti e de Sciglio, mentre dall'altra parte deludono le prestazioni di Suarez e Cavani, che non riescono a passare la difesa a tre juventina, tranne che in un'occasione. Infatti, al 33' Cavani crossa per Suarez, che però trova un Buffon prontissimo a respingere, e successivamente reattivo sulla deviazione di Lodeiro. I primi 45 minuti volano via così, con pochi contrasti e zero emozioni.

Alla ripresa il nostro schieramento è più prudente, Prandelli toglie Balotelli per “paura ci lasciasse in 10”, come ha commentato poi il ct, e mette dentro Parolo. Anche con il 5-4-1 ci difendiamo piuttosto bene, ma continua a mancare l'aggressività necessaria per portare a casa il match. Anche l'Uruguay fatica ad essere pericolosa, durante i primi minuti Cavani rivendica un dubbio fallo di Chiellini, e Buffon para a tu per tu un altro tiro di Suarez.. Va tutto bene fino al 60', quando l'arbitro Rodriguez mostra il cartellino rosso su un fallo di Marchisio su Rios. L'espulsione diretta del centrocampista juventino ci lascia in dieci e ci penalizza notevolmente: siamo costretti ad arretrare troppo, e ovviamente soffriamo l'attacco uruguaiano che spinge a più non posso. Noi barcolliamo, ma al 79' ecco che Suarez perde totalmente la testa e morde Chiellini sulla spalla ma l'arbitro, stranamente, non vede (non è neanche la prima volta che il giocatore del Liverpool decide di mordere di punto in bianco un avversario, bensì la terza). Secondo errore arbitrale, e stavolta la beffa è vicina, neanche due minuti dopo ed ecco che Godin stacca in anticipo su Bonucci e Motta e la mette dentro di testa. 1 – 0 e andiamo nel panico, gli ultimi dieci minuti non sono sufficienti per riordinare le idee e produrre qualcosa di buono a livello offensivo, così al triplice fischio finale l'Italia sa di dover tornare a casa, e abbandonare il Brasile con 19 giorni d'anticipo.

Stefania Putzu

Di seguito il tabellino e la classifica aggiornata del girone:

Italia - Uruguay 0 - 1
(Primo tempo 0 - 0)

ITALIA (3-5-2): Buffon; Bonucci, Barzagli, Chiellini; Darmian, Verratti (Dal 75’ Thiago Motta), Pirlo, Marchisio, De Sciglio; Immobile (Dal 71’ Cassano), Balotelli (Dal 46’ Parolo). All.: Prandelli

URUGUAY (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, A. Pereira (Dal 63’ Stuani); Gonzalez, Rios, Lodeiro (Dal 46’ Maxi Pereira), Rodriguez (Dal 78’ Ramirez); Suarez, Cavani. All.: Tabarez

Gol: 81’ Godin (U)

Ammoniti: Balotelli, Rios, De Sciglio, Muslera

Espulsi: Marchisio al 60’ per fallo su Rios

Arbitro: Rodriguez Moreno (Messico)

CLASSIFICA FINALE

COSTA RICA
7
URUGUAY
6
Italia
3
Inghilterra
1

 


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