Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CAMPOBASSO, 12 MARZO 2012 – Allarmanti sono i dati anticipati dal presidente dalla Corte dei Conti Molise Michael Sciascia riguardo allo stato di salute dei conti della Regione, che ha parlato di «Un malcostume dilagante», invitando gli amministratori futuri a «vigilate per evitare che quello che è successo fino ad oggi si ripeta ancora».
Per Sciascia: «Quello che porta giù la Regione come spesa è la sanità perché in un certo modo la Regione Molise si è dotata di una sanità un po' superiore a quella che è la dimensione sua. Va detto, come cittadino, che la qualità mi sembra ottima, però, dal punto di vista finanziario, ha portato un aggravio notevolissimo. Quindi la prima sfida che la nuova amministrazione dovrà svolgere sarà quella di ridurre la spesa in questo settore e fare delle scelte che potranno essere anche impopolari e dolorose».
Il presidente prosegue precisando: «Io sarei propenso ad una maggiore responsabilizzazione della classe politica regionale piuttosto che dei subcommissari che sono dei tecnici. Perché qui le scelte non sono scelte tecniche, ma politiche, del modo di vivere della popolazione, e allora noi dobbiamo dare una qualità di vita alla popolazione, ma dobbiamo farlo con il denaro che abbiamo. Dunque un messaggio che lancio è: non bisogna lasciare soli i subcommissari, loro hanno un ruolo tecnico. La politica deve riappropriarsi del suo ruolo. Non si può inseguire il consenso, il consenso deve seguire». [MORE]
Per quanto concerne i costi della politica, per Sciascia la classe politica «deve diventare credibile, io posso pretendere un sacrificio dagli altri se prima lo faccio io». Ciò potrebbe essere possibile, puntualizza il presidente: «Rinunciando volontariamente ai propri privilegi. La politica dovrebbe essere tendenzialmente a titolo gratuito, salvo i rimborsi per consentire a tutte le classi sociali di partecipare alla vita politica. Rimborsi ben calcolati come accade all'estero. Con un recente decreto, la Corte dei conti controllerà i bilanci dei gruppi consiliari, quindi tutti i fondi che il Consiglio destinerà al funzionamento dei gruppi saranno d'ora in poi soggetti a controllo da parte nostra. Questo garantirà una certa serietà anche nella utilizzazione di questi fondi».
Passando in rassegna i dati della Corte dei conti in Regione è emerso un eccesso di società partecipate, per questo: «La nuova giunta dovrà ridurle senz'altro, perché sono cambiati i presupposti. Abbiamo notato una mancanza di coordinamento e di controlli da parte della Regione: quelli che sono nominati amministratori e sindaci delle società partecipate non sono poi controllati da nessuno, e parliamo di controllo direzionale. Non sono coordinati, non gli si dice quello che devono fare in termini strategici. E questo potrebbe provocare grossi problemi».
Un'altra nota dolente concerne gli appalti, per Sciascia: «Ci sono abusi negli appalti delle opere pubbliche. Abbiamo rilevato che ci sono stati affidamenti a trattativa privata. Ma la nostra è una campionatura, se ne riusciamo a prendere uno ci sono altri mille casi non scoperti».
Tra le problematiche riscontrate, la Corte ha evidenziato quello dell’assenteismo da parte dipendenti pubblici che abbandonavano il posto di lavoro dopo aver timbrato il cartellino. «Penso che questo fenomeno in un certo modo lo abbiamo arginato perché tante delle persone coinvolte hanno scelto il rito abbreviato, accettando subito la determina per pagare. E questo significa qualcosa», ha dichiarato il presidente aggiungendo che «Le segnalazioni ci arrivano dai carabinieri, questo è anche emblematico».
Infine, Sciascia conclude sollevando la questione degl’impianti eolici e la violazione del paesaggio con l'installazione dei suddetti impianti: «Qui si è arrivati a prevedere una pala su una strada antica di migliaia di anni e per questo dico che su questo tema c'è stata una scarsa sensibilità per il paesaggio, che è una cosa che in Molise mi meraviglia molto».
(fonte: Ansa, primapaginamolise.it)
Rosy Merola