Modena, gli insetti svelano i misteri delle mummie di Roccapelago
Cultura e Spettacolo Emilia Romagna

Modena, gli insetti svelano i misteri delle mummie di Roccapelago

mercoledì 22 gennaio, 2014

MODENA, 22 GENNAIO 2014 - Continuano a svelare i loro segreti nei modi più impensati, le mummie di Roccapelago, a tre anni dal loro ritrovamento. Ora ci parlano attraverso gli insetti, rivelando singolari risvolti della vita quotidiana di una comunità montana dell’Appennino modenese del XVI-XVIII secolo. Quella a cui appartenevano i 281 inumati, di cui circa 60 mummificati, oggetto della straordinaria scoperta della fossa comune nella cripta della Chiesa della Conversione di S. Paolo a Pievepelago.

Ne hanno parlato di recente anche alla BBC. Dopo aver concesso un’intervista sull’argomento alla tv pubblica inglese, sarà Stefano Vanin, docente di Biologia Forense all'Università di Huddersfield (UK), a raccontare tutto sul tema ai modenesi. Lo farà in una conferenza a ingresso libero intitolata “Le Mummie di Roccapelago svelate dall'Entomologo”, che si svolgerà sabato 25 gennaio alle 16.30 alla Sala Crespellani dei Musei civici di Modena in largo Sant’Agostino. Presentato da Donato Labate, della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia Romagna, e da Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici, lo studioso - che ha fornito consulenza forense anche in recenti casi di cronaca nera di forte risalto mediatico - svelerà molti misteri di quei morti antichi.[MORE]

Aprendo una finestra sull’archeoentomologia funeraria e sui risultati e le prospettive derivanti dalla sua applicazione alle mummie di Roccapelago, Vanin presenterà i risultati delle sue ricerche, spiegando al pubblico come e quanto lo studio degli insetti rinvenuti sulle mummie ci aiuti a capire sia i resti umani che i vestiti e sudari che li ricoprivano. Gli insetti presenti su un corpo, infatti, ci danno informazioni non solo sulle sue condizioni fisiche e chimiche, ma anche sulle variabili esterne in cui si trovava, dal luogo alla stagione. Inoltre, fanno luce sui rituali funebri anche dove non ne resterebbe traccia: è il caso degli insetti associati ai beni utilizzati durante i riti di sepoltura, come ad esempio i “parassiti” del pane, del legno o di altri doni funerari.

L’iniziativa, che ha il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Modena, si svolge in attesa del convegno in programma, sempre ai Musei civici, il 15 febbraio. Prima dell’esposizione definitiva nel Museo delle Mummie di Roccapelago e dopo il successo dell’esposizione allestita al Museo civico d’arte di Modena tra il 2012 e il 2013 “Le vesti di sempre. Gli abiti delle mummie di Roccapelago e Monsampolo del Tronto. Archeologia e collezionismo a confronto”.

Giovanni Cristiano


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