Moavero: "L'UE perde colpi sulla pace. Serve un nuovo slancio"
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BOLOGNA, 30 OTTOBRE – L’Europa sta perdendo colpi nell’operare per la pace. E’ questo il cuore del messaggio lanciato dal ministro degli Esteri Moavero Milanesi nel corso dell’iniziativa “Il diritto alla pace, fondamento dell’Europa” organizzata dall’Università di Bologna e dalla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna.
“E’ difficile immaginare la pace senza un sentimento di solidarietà” ha dichiarato Moavero, ricordando che “la cosa terribile è che non ci si ferma per mancanza di strumenti per affrontare le crisi economiche o finanziarie, ma per carenza di solidarietà”. Per il ministro, inoltre, l’attuale situazione è figlia di una gestione “maldestra” della crisi, responsabile di aver acuito ed accentuato le diseguaglianze tra Stati.
Il numero uno della Farnesina ha poi affrontato il tema migranti, criticando nuovamente la disciplina dell’accoglienza a livello Europeo. “Non è possibile che sia la geografia fisica o le rotte decise dai trafficanti a stabilire il Paese che si trova a dover assumere tutti gli oneri” ha affermato Moavero, ribadendo come “questa non è Europa”.
Europa, infatti, secondo il ministro, è ciò che i migranti devono trovare al proprio arrivo, mentre attualmente trovano “l’isola greca, l’isola italiana o la costa spagnola”. Nonostante ciò, tuttavia, per l’ex professore l’Unione “resta un modello valido, per aver garantito un lungo periodo di pace”. Adesso, però, è necessario “migliorare la capacità come operatori di pace anche sul fronte esterno”.
Moavero è quindi tornato sulla solidarietà, che necessariamente deve essere al centro del progetto eurounitario. “Oggi l’Europa si è un po’ incartata sulla solidarietà” ha ammonito, evidenziando come questa sia necessaria per poter anche solo concepire la pace.
Solidarietà, come ricordato dal ministro, che è presente in tutte le carte valoriali, ma che nel caso concreto è effettivamente mancata. Ed è mancata nelle principali crisi che l’Unione si è trovata ad affrontare nell’ultimo decennio, a partire dalla crisi economica esplosa nel 2009, che ha messo in ginocchio la Grecia e costretto ad anni di austerità altri Paesi come il Portogallo, fino ad arrivare alla crisi migratoria, che sta facendo vacillare le fondamenta del progetto di Europa unita.
Paolo Fernandes
Foto: biografieonline.it