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ROMA, 3 NOVEMBRE 2014 - Brusco dietrofront del Ministero dell'Istruzione che, a poche ore dalla mobilitazione di massa prevista per il 5 novembre prossimo ed a seguito delle numerose proteste montate negli ultimi giorni, decide di non invalidare le prove per l'accesso alle Scuole di specializzazione in Medicina, sostenute da oltre diecimila candidati il 29 e 31 ottobre scorsi. L'annuncio arriva direttamente dal Ministro Stefania Giannini.
L'ipotesi di annullare tutti i test, e di costringere i candidati a risostenere le prove questa settimana, si era manifestata a seguito della scoperta dell'errore al sistema informatico, che aveva invertito le domande dei quiz da proporre ai candidati per l'Area Medica (in data 29 ottobre) ed a quelli dei Servizi Clinici (che hanno invece sostenuto i test il 31 ottobre).
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Richiamata a Roma la Commissione nazionale, ed a seguito di un confronto con l'Avvocatura dello Stato, stante la quasi totale comunanza delle domande che interessavano gli esaminandi dei due settori, si è giunti alla soluzione che permette di far salvi i test, eliminando due domande per ogni Area.
Le polemiche non sono però destinate a cessare del tutto. L'Ordine dei Medici è intervenuto chiedendo maggior rispetto per i giovani, "per il loro impegno e le loro speranze", parlando di "insopportabile nebbia" che ricopre il sistema della formazione medica e l'accesso ai percorsi di specializzazione post lauream. Non si risparmia neanche Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici, che accusa di "gestione pressappochista" il Ministero, che pone delle ombre sul grande risultato ottenuto con l'introduzione del concorso nazionale con graduatoria unica.
(fonte immagine www.unionedeglistudenti.net)
Giuseppe Puppo