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ROMA – Il tema dei rifiuti tiene ancora banco sugli scranni dei politici. Oggi è intervenuto il ministro per le infrastrutture e i trasporti, Altero Matteoli che, parlando delle nuove emergenze di questi giorni, ha detto: “se non si costruiscono gli inceneritori in Italia, il problema che ha riguardato Napoli, e che sembra riaffacciarsi, riguarderà tutto il territorio nazionale. Solo così si potrà risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti”.
Quindi per il ministro l’unica soluzione è quella di “bruciare” i rifiuti, peccato che l'Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia già due anni fa aveva lanciato un drammatico appello per fermare la “scellerata” politica degli inceneritori.[MORE]
L’associazione ha prodotto anche un filmato che è stato messo in rete per consentire a tutti di vedere e comprendere i danni prodotti dall'incenerimento dei rifiuti.
Secondo la dott.sa Patrizia Gentilini, oncologo ed esperta di malattie da avvelenamento chimico, che già nel novembre scorso aveva diramato un importante comunicato sui danni alla salute provocati dagli inceneritori (anch’esso diffuso sul web in un video) che venivano volutamente sottaciute dalle autorità, il risultato degli studi era stato allarmante: “è stata analizzata la popolazione residente per circa 14 anni, dal 1990 al 2003/2004 in prossimità di un inceneritore, è emerso che l’incidenza dei tumori, soprattutto per le donne, è aumentata del 54% con altissima mortalità. I tumori colpiscono in maggior modo il seno, il colon e lo stomaco” - conclude il comunicato - “ l’incenerimento dei rifiuti è una pratica assolutamente da bandire, dobbiamo riciclare, recuperare la materia e non bruciarla”.
Speriamo che il ministro accolga l’appello della dottoressa.
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