Milano, studenti e precari: «Sfiduciamo il Jobs Act». Blitz al circolo Pd di via Orti
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MILANO, 4 DICEMBRE 2014 - «Sfiduciamo il Jobs Act». È con questo slogan che una trentina di giovani incappucciati, nel pomeriggio di ieri, hanno protestato contro la legge approvata in Senato, prendendo di mira il circolo Pd di via Orti, a Porta Romana, Milano.
Ad un iniziale tentativo di sfondare la porta d’ingresso della seda Pd, i giovani hanno lasciato uno striscione e hanno versato un secchio di vernice rossa sulla stessa porta. Inoltre, hanno affisso sulle vetrate del circolo dei cartelli con diverse scritte di protesta, una delle quali riportava “Strozzati dai vostri contratti”. Tutte scritte firmate “Dillinger Project”, il collettivo universitario della Statale formato, per l’appunto, da studenti e precari.
Il collettivo ha anche rilasciato un comunicato: «Con cappi al collo simboleggianti l’asfissiante mancanza di futuro causata dalla situazione di precarietà lavorativa ed esistenziale gli studenti hanno manifestato il loro dissenso affiggendo cartelli contro il Jobs act sulle vetrate e versando vernice rossa come metafora del dissanguamento generazionale dovuto dagli ultimi governi. L’azione è una delle tappe di avvicinamento al corteo sociale generale del 12 dicembre che partirà da largo Cairoli alle 9.30».
Non è il primo episodio, di tal genere, che si verifica ai danni di un circolo Pd milanese. Soltanto l’11 novembre scorso, infatti, una ventina di persone incappucciate aveva fatto irruzione nel circolo del Pd di via Mompiani, al Corvetto. In quel momento era in atto una riunione del "Sunia", il sindacato degli inquilini delle case popolari.[MORE]
«Siamo di fronte all’ennesimo atto di inciviltà - ha affermato Pietro Bussolati, segretario metropolitano del Pd milanese -. Ribadiamo che siamo nei territori ogni giorno per cercare di migliorare il vivere quotidiano delle persone: colpire i circoli vuol dire prendersela con chi si impegna per gli altri con grande generosità. Andiamo avanti senza paura - ha concluso Bussolati -, credendo nel dialogo e condannando qualunque forma di aggressione come abbiamo sempre fatto».
(Immagine da milano.corriere.it)
Giovanni Maria Elia