Milano, scarcerato Matteo Boe: rapì e tagliò l'orecchio a Farouk
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MILANO, 25 GIUGNO - È uscito questa mattina alle 10:40 dal carcere di Opera dove era detenuto, Matteo Boe, il bandito sardo responsabile anche del rapimento a Porto Cervo del piccolo Farouk Kassam, il bimbo di sette anni cui lo stesso Boe tagliò un lobo dell'orecchio per recapitarlo, all'interno di una busta, al padre. Farouk fu poi liberato dopo 177 giorni di prigionia dopo il pagamento di un riscatto. Matteo Boe, all’età di 59 anni, ha terminato di scontare 25 anni di carcere, dopo aver ottenuto la riduzione di pena per buona condotta.[MORE]
Boe era detenuto nel carcere di Opera, era stato condannato anche per il sequestro della studentessa Sara Niccoli e dell’imprenditore romano Giulio De Angelis avvenuti nel 1983 e nel 1988. Il bandito divenne negli anni '80 la primula rossa del banditismo sardo, per un'impresa che in precedenza (e in seguito) non era riuscita a nessuno: evadere dall' Asinara. Cosa che fece, insieme con un complice, Salvatore Duras, il primo settembre 1986, fuggendo a bordo di un gommone.
Venne bloccato anni dopo, il 13 ottobre 1993, dalla polizia francese di Porto Vecchio, in Corsica, dove si trovava da alcuni giorni insieme con la sua convivente, Laura Manfredi, all'epoca incinta, e i loro due figlioletti, Luisa e Andrea. Furono proprio loro a portare i gendarmi dal bandito sardo: la polizia francese li aveva seguiti da Santa Teresa di Gallura, dove moglie e figli si erano imbarcati sul traghetto per Bonifacio.
Matteo Boe ha figurato a lungo ai primissimi posti nell'elenco dei 200 ricercati più pericolosi d'Italia. L'operazione che aveva portato alla cattura era scattata subito dopo la liberazione del piccolo Farouk Kassam, per il cui sequestro l'ex latitante è stato condannato a 20 anni di reclusione. Oltre che per questo rapimento è stato coinvolto nel sequestro dell'imprenditore romano Giulio De Angelis, prelevato dalla sua villa di Romazzino, in Costa Smeralda, il 12 giugno 1988 e liberato il 31 ottobre successivo dopo il pagamento di un riscatto di 3 miliardi di lire.
Non si sa ancora se deciderà di tornare nel suo paese natio, ma la notizia della sua imminente scarcerazione ha già fatto il giro dell'Isola. Dopo Graziano Mesina, infatti, è lui il bandito sardo più famoso.
Maria Azzarello