Milano, bonus di 350 euro per chi accoglie un profugo
Cronaca Lombardia

Milano, bonus di 350 euro per chi accoglie un profugo

martedì 5 gennaio, 2016

MILANO, 05 GENNAIO 2016 – Fa discutere la decisione del Comune di Milano di predisporre un bando per selezionare un elenco di famiglie disponibili ad ospitare «richiedenti e titolari di protezione internazionale» offrendo 350 euro al mese (400 se si dà ospitalità a più di un profugo). [MORE]

«Il Comune di Milano, giunta PD-Pisapia, pagherà 400 EURO al mese chi ospiterà un immigrato a casa sua. Roba da matti. Vergogna, questo è RAZZISMO nei confronti degli italiani in difficoltà!», questo il commento del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.

Immediata anche la reazione di Fratelli d'Italia che definisce la decisione del Comune come «un'idea indecente».
La coordinatrice regionale di Fratelli d'Italia, Paola Frassinetti, ha parlato di «ennesima vergogna della giunta Pisapia». Per l'assessore lombardo al Territorio Viviana Beccalossi (Fdi) si tratta di un'iniziativa da campagna elettorale che offre «l'ennesima squallida mancia in cambio dell'ospitalità di un profugo o presunto tale» mentre al contrario la giunta lombarda di Roberto Maroni «mette a disposizione dei cittadini il cosiddetto reddito di autonomia, cercando concretamente di aiutare gli italiani in difficoltà».

Riccardo De Corato (Fdi), ex vicesindaco, ha invece chiesto al Comune di creare un fondo da dare a chi accoglie italiani poveri: «Andrò a incontrare i clochard italiani che ogni giorno trovano riparo in scatoloni di fortuna di fronte alle vetrine e sotto i portici della Galleria del Corso o in altre vie del centro di Milano, invitandoli a bussare all'assessorato di Majorino per pretendere di entrare in un piano di protezione ed essere ospitati da famiglie italiane. Le quali, invece, potranno ricevere 300 o 400 euro al mese che il Comune mette a disposizione attingendo da fondi statali legati al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati se ospiteranno una o più persone purché sottoposte a protezione internazionale».

Cosa prevede il bando

Per aderire al bando è necessario essere residenti sul territorio comunale e bisogna rendersi disponibili a partecipare ad un piano di formazione della durata di circa due giorni.
Il tempo di ospitalità previsto è di circa 6 mesi, che possono essere prorogati sulla base delle singole esigenze progettuali. L'alloggio deve essere localizzato all'interno del territorio comunale e deve risultare idoneo per l'utilizzo ad uso abitazione. Le famiglie ospitanti dovranno mettere a disposizione una camera da letto dedicata esclusivamente all'ospite/ospiti e garantire l'utilizzo di servizi igienico-sanitari e un arredo minimo per il deposito di abiti e beni ad uso personale.

L'Amministrazione comunale si preoccuperà poi di verificare se le famiglie interessate sono in possesso di tutti i requisiti. Il Consorzio e la Cooperativa Farsi Prossimo (enti convenzionati con il Comune di Milano per la gestione del progetto Sprar e convenzionati con la Prefettura di Milano per l`emergenza profughi) individueranno successivamente le persone destinatarie del progetto di accoglienza, tra i cittadini titolari di protezione internazionale e destinatari di servizi istituzionali di accoglienza e di progetti occupazionali. Le domande di adesione potranno essere inviate fino al 15 gennaio 2016.

[foto: pontilenews.it]

Antonella Sica


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.