Milano: da domani blocco agli Euro3, no alle targhe alterne

martedì 29 novembre, 2011

MILANO, 29 Novembre 2011 – Si sono riuniti ieri i 74 sindaci dei comuni della provincia di Milano che hanno deciso con grande maggioranza (solo tre i voti contrari) di limitare il traffico dei veicoli Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato dalle 8.30 alle 18 e di abbassare di un grado centigrado il riscaldamento in tutti gli edifici pubblici e privati. Niente targhe alterne quindi. Le misure saranno in vigore da mercoledì a venerdì di questa settimana e lunedì e martedì della prossima. [MORE] Si arriverà così al lungo ponte di Sant’Ambrogio durante il quale il traffico sarà molto limitato e la città potrà finalmente respirare un po’, magari con l’aiuto di qualche perturbazione. In seguito si formerà un tavolo per regolamentare orari per le varie esigenze e gli ingressi nelle città, ma come provvedimento a lungo termine applicabile da inizio 2012.

«Un numero importante di sindaci ha deciso questi provvedimenti - ha spiegato il presidente della Provincia Guido Podestà - e non abbiamo l'autorità per costringere tutti i sindaci ad adottarle, l'importante è che ci sia stato un metodo condiviso di concertazione che prevede interventi non solo sulle auto».
Queste, invece, le parole del primo cittadino Giuliano Pisapia: «un piccolo passo necessario per fare grandi passi; un passaggio importante per ottenere obiettivi molto più ampi e cioè di arrivare a soluzioni condivise che possano essere più incisive. È importante che si sia arrivati a una condivisione quasi unanime dei Comuni della provincia di Milano».Meno entusiasta, invece, Marco Donzelli, presidente del Codacons: «avevamo chiesto che al tavolo di oggi si decidesse qualunque cosa purché si cominciasse ad intervenire. Meglio questo, dunque, del nulla cosmico. Certo l’esperienza ci insegna che il grado in meno nelle abitazioni è solo una bufala, dato che nessuno fa i controlli». «Inoltre il no alle targhe alterne è una pugnalata alla schiena per chi è ammalato di patologie respiratorie», ha concluso.

Stefano Villa

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