Migranti:il 17 a Biografilm Bologna prima mondiale docu 'Iuventa'
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ROMA, 6 GIUGNO - Sarà presentato il 17 e 19 giugno in prima mondiale in concorso al Biografilm Festival di Bologna- festival cinematografico internazionale dedicato alle biografie e ai racconti di vita - e in anteprima domenica 10 giugno, sempre nel capoluogo emiliano e per "La Repubblica delle Idee", il film-documentario 'Iuventa' diretto da Michele Cinque e prodotto da Lazy Film con Rai Cinema, in coproduzione con Sunday Films e ZDF/3Sat, e in associazione con Bright Frame.[MORE]
Il documentario segue per oltre un anno i protagonisti della Ong tedesca Jugend Rettet, dalla prima missione nel Mediterraneo al sequestro della nave Iuventa avvenuto lo scorso 2 agosto nel porto di Lampedusa. La giovane Ong è stata sospettata di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, sospetti che portarono appunto la magistratura a disporre il sequestro preventivo dell'imbarcazione.
Dalla nascita di Jugend Rettet ("gioventù che salva") al crowdfunding attivato nel 2016 per comprare il vecchio peschereccio poi rinominato "Iuventa" (gioventù); dai quindici giorni della prima missione in mare aperto, in cui vengono salvati piu' di duemila persone, al rientro dei giovani a Berlino; dal viaggio in Sicilia per ritrovare i ragazzi salvati sei mesi prima fino al sequestro dell'agosto dell'anno scorso, il film è un viaggio intenso e toccante scandito dalla narrazione del regista.
Il documentario attraversa quindi la vita sulla barca, le speranze e i timori dei ragazzi della ONG, il ritrovamento dei barconi, i drammatici salvataggi, l'incontro con la morte. Ma non si ferma alla vita in mare: segue i ragazzi della Jugend Rettet prima a Berlino poi in Croazia, in Sicilia e a Malta, per investigare e raccontare il gesto utopico di questi ragazzi europei, le loro idee e i loro sogni e le profonde istanze che li hanno motivati fino al drammatico scontro con la realtà.
Per la giovane età dei protagonisti, 'Iuventa' e' una sorta di racconto di formazione: il trovarsi davanti all'orrore della tragedia che si consuma quotidianamente nel Mediterraneo e la graduale presa di coscienza della complessita' dei problemi socio-politici connessi al grande tema della migrazione portano i giovani protagonisti a mettere in dubbio il senso dell'intero progetto e, in qualche modo, alla perdita dell'innocenza.
"La prima volta che ho sentito parlare della Iuventa - scrive Michele Cinque nelle note di regia - è stato nella tarda primavera del 2016 quando Jugend Rettet, fondata nel 2015 dal diciannovenne Jakob Schoen e da alcuni suoi coetanei di Berlino, ha lanciato pubblicamente il suo programma di azioni. Sono stato colpito immediatamente da questa storia percependo la sua importanza sia da un punto di vista simbolico che reale. Erano gia' presenti tutti gli elementi chiave: la giovanissima eta' dei protagonisti, lo slancio utopico che li aveva spinti a lanciarsi in questa impresa, il desiderio di cambiare il mondo e una grande forza di volontà che, come era prevedibile, li avrebbe portati a un certo punto a scontrarsi con la durezza della realta'".
"Ho sentito fortemente - aggiunge il regista - la necessità di scavare più a fondo nella storia. Non mi interessava l'aspetto sensazionalistico dei salvataggi in mare ma ero piuttosto interessato a capire i protagonisti di questo progetto umanitario: i loro sogni, le loro speranze ma anche le loro delusioni. In 'Iuventa', contrariamente alle mie opere precedenti, il focus non si concentra su un singolo personaggio, ma racconta un'esperienza collettiva e la nave diventa in qualche modo la vera protagonista del film. nCon questo film sono tornato alle origini, trovandomi personalmente dietro la macchina da presa, affrontando da solo una realtà complessa e dolorosa, dovendo trovare il modo di restituirla in una forma narrativa. Il film e' nato dalla convinzione della sua intrinseca necessita' e dalla decisione di volerlo raccontare".
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.senzasoste.it