Migranti, Gentiloni: "L'Italia fa la sua parte, ma non ce la possiamo fare da soli"
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ROMA, 24 OTTOBRE - Nel gestire l'emergenza migranti, l'Italia "fa la sua parte in modo civile, ma naturalmente non lo possiamo fare da soli: deve essere molto chiaro che questo è anche un messaggio all'Europa". Lo ha affermato quest'oggi il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso di un'operazione all'aeroporto di Fiumicino dove ha accolto altri 75 profughi siriani giunti da Beirut grazie al progetto pilota dei 'corridoi umanitari'.[MORE]
Il ministro ha poi sottolineato che "Si può avere una migrazione diversa che stronca il traffico degli schiavisti, si deve lavorare per l'accoglienza e il soccorso in mare, ma - ha sostenuto con vigore - non si può essere civili in un paese soltanto". Gentiloni ha poi lanciato un monito, asserendo quanto segue: "Quindi se l'Europa non sostiene in tutte le forme possibili questo impegno, credo che neghi se stessa e i propri principi di civiltà".
Nel mentre, circa 4292 migranti arriveranno oggi in diversi porti italiani dopo i salvataggi tra le coste del Nordafrica e quelle siciliane. Stando a quanto riporta l'Ansa, il mercantile Tanker Okyroe giungerà ad Augusta, con 758 persone; la nave Siem Pilot, con 1.117 migranti e 17 salme è giunta a Palermo; la nave Dignity I, con 552 persone e una salma arriverà a Trapani; la nave Werra giungerà con 857 migranti a Messina; la nave Corsi con 358 migranti arriverà a Crotone; la nave Beckett con 650 migranti giungerà a Pozzallo. a nave Aquarius giungerà domani a Taranto con 520 migranti. Nel canale di Sicilia in attesa di altri salvataggi restano la nave Dattilo che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 migranti a bordo, la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti le coste libiche.
Luigi Cacciatori
Immagine da unita.tv