Migranti, Easo: nel 2017 calate del 43% le richieste di asilo nell'UE
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BRUXELLES, 1 FEBBRAIO – Sono calate del 43% dal 2016 al 2017 le richieste di asilo inoltrate ai 28 Paesi membri dell’Unione Europea più Svizzera e Norvegia. A diffondere i dati è stato direttamente lo European Asylum Support Office (EASO – Ufficio europeo di sostegno per l’asilo).
Apprezzamento per il drastico calo nelle domande è arrivato dal commissario europeo agli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, il quale ha sottolineato come si stia proseguendo “sulla strada giusta”, tenuto conto che “il calo significativo nelle richieste di asilo è il riflesso della riduzione complessiva del numero di arrivi nell’Unione ed il risultato dello sforzo degli ultimi anni per gestire le migrazioni e proteggere le frontiere”.[MORE]
Più nel dettaglio, i “28 più due” hanno ricevuto poco meno di 707mila richieste di protezione internazionale nell’anno passato, cifra sensibilmente inferiore al milione e duecentomila del 2016. Quello del 2017 è dunque il secondo calo consecutivo dal 2015, anno in cui esplose la crisi migratoria, con cifre che ormai si sono assestate a livelli poco superiori rispetto a quelle del 2014.
Tra tutte le domande, più del 3,5% sono state presentate da minori non accompagnati, e quasi centomila complessivamente provengono dalla Siria, seguita a ruota da Iraq, Afghanistan e Nigeria. A completare il quadro dei primi dieci Stati di origine dei richiedenti asilo, Pakistan, Eritrea Albania, Bangladesh, Guinea ed Iran.
A fronte di un numero comunque ingente di richieste, di rilievo è stato anche l’operato delle autorità nazionali dei Paesi, le quali hanno provveduto con quasi un milione di decisioni di prima istanza su richieste di protezione internazionale (981mila), accogliendone all’incirca il 40%. Restano tuttavia, a fine 2017, ancora 462mila domande in attesa di una risposta.
L’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo è un’agenzia dell’Unione. Esso ha sede nella capitale di Malta, La Valletta, ed è stato creato nel 2010 al fine di promuovere la cooperazione in materia di asilo tra i Paesi membri dell’UE, supportare gli Stati maggiormente esposti ai flussi migratori e contribuire al funzionamento del sistema comune europeo per l’asilo, individuando le condotte da tenersi nell’attuazione degli strumenti previsti dal diritto dell’Unione in materia.
Paolo Fernandes
Foto: it.linkedin.com