Migliaia i posti di sostegno vacanti dopo le operazioni di mobilità
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LAMEZIA TERME 30 GIU - In vista della riapertura delle scuole a Settembre, l’ avvocato Fernando Nucifero, referente all’istruzione di Patto Sociale, pone l’attenzione sulle criticità delle operazioni di mobilità dei docenti di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021 avvenute il 29 di questo mese.
«Si assiste, infatti, - esordisce Nucifero - ad uno scenario devastante con record di cattedre nell’organico di diritto rimaste vuote e il cui computo si aggira a circa 85.000, ben 20.000 in più rispetto allo scorso anno che va ad aumentare ulteriormente il numero di posti vacanti che andranno in larga parte attribuiti a supplenza annuale. Questo tsunami - continua il referente - non risparmia neanche la didattica speciale rivolta agli alunni diversamente abili con 4.343 posti sul sostegno rimasti scoperti alle scuole superiori di 2° grado, 9004 alle medie, 7.126 alla primaria e 1368 all’infanzia».
Una tale situazione negativa è l’ovvia conseguenza di scelte politiche poco sensibili alla problematica che portano ad un aggravamento della posizione degli allievi in difficoltà pregiudicando il loro diritto a studiare nelle migliori condizioni possibili negandogli la necessaria continuità didattica e l’indispensabile presenza del docente di sostegno fin dai primi giorni di scuola demandandone la nomina a data da destinarsi. Ragazzi diversamente abili e famiglie, quindi, che sono abbandonati a loro stessi in un momento di vita scolastica particolarmente delicato segnato dal Covid -19. «In un paese come l’Italia, che da 40 anni scommette nell’integrazione scolastica, è inammissibile e inspiegabile - ritiene Nucifero - la mancanza di una volontà politica che ponga in essere rimedi organizzativi che non sarebbero, poi, così difficili da attuare per risolvere definitivamente la questione».
Da tempo, ormai, è all’ordine del giorno la prospettiva, puntualmente disattesa, di procedere alla trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto su tutti i posti vacanti e disponibili rilevati. Un simile adeguamento normativo, concepito nell'ottica di apprestare un'adeguata tutela agli studenti più deboli, infatti, garantirebbe, da una parte, un ordinato inizio dell’anno ed eviterebbe la turnazione degli insegnanti assegnati agli alunni in situazioni di disabilità attestate ai sensi dell’art. 4 della legge 5 febbraio 1992 n°104 e dall’altra, risolverebbe, almeno in buona misura, il problema degli esodi forzati dei docenti rimasti immobilizzati al Nord in seguito alla legge 107/2015 sulla “Buona Scuola” anni addietro posta in essere dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il conseguente vuoto di cattedre generato nell’Italia Settentrionale da una tale soluzione, poi potrebbe essere tranquillamente compensato indicendo appositi, snelli e veloci concorsi a totale copertura.
«Oggi –conclude – Nucifero - invece, per i nostri governanti tutto ciò appare una chimera impraticabile e non è ben noto il perché a parte le solite doglianze economiche, prediligendo percorrere strade tortuose e poco inclini al percorso di miglioramento e cambiamento del sistema scuola. Sintomatica, dunque, è la stortura culturale e storica del nostro paese con la politica sorda alle legittime richieste dei ragazzi con difficoltà e delle loro famiglie continuando a considerarli come ultima preoccupazione e rendendo, ancora più amaro, il processo d’integrazione».
Foto: avvocato Nucifero Fernando
Lina Latelli Nucifero