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ROMA, 08 GENNAIO 2015 - Tara è la mia sorellina più piccola, ha 5 mesi ed è arrivata a casa a fine settembre. È una Jack Russel a zampa corta, nata ad Arce, in provincia di Frosinone. Per questo motivo, con papà e NaLi ci divertiamo a chiamarla la Ciociara e lei, che ancora non ha ben capito che non si tratta di un'offesa, puntualmente scoppia in lacrime e ci tiene il muso per qualche minuto.
Papà è un po' fissato per le pulizie e per questo motivo ci dà sotto di aspirapolvere e mocio, utilizzando detergenti per pavimenti e alcool etilico denaturato, oppure l'aceto di mele. Sinceramente glielo farei bere io l'aceto per farlo rinsavire, soprattutto quando lo sento affermare che Tara è la più bella del firmamento. Posso capire paragonata a NaLi, ma a me no, perché io oltre ad essere un bassotto figo, sono il cane che non passa inosservato quando è a passeggio. Io non cammino, io sfilo!
Arriviamo, però al punto, all'esame della situazione che vorrei trattare oggi e non vorrei dilungarmi molto, poiché forse, più tardi, dovrei fare una chiamata FaceTime con una bassottina che ho incontrato l'altra sera alla tombolata organizzata da zio Emi.
Tara ancora non riesce a comprendere che dovrebbe iniziare a fare la pipì durante le nostre uscite, piuttosto che tenersela per quando rientriamo in casa. Lei usa ancora la traversina igienica e spesso, le capita di centrare perfettamente l'area interna, altre volte, invece, di farla al bordo. Quando succede, per non far stancare il mio Papy, sono costretto a ripulire e a disinfettare.
Voi non avete idea nei primi giorni quante pipì che abbiamo dovuto raccogliere da terra, perché Tara non voleva saperne di usare il tappetino assorbente.
Pian piano la situazione è migliorata, perché in parte abbiamo utilizzato degli attrattivi da spruzzare sulla traversina, ma soprattutto, usavamo il sistema della ricompensa e delle lodi quando, invece, sporcava sul tappetino.
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Ci vuole del tempo per capire che farla dove capita è sbagliato e a volte, mi capita di sentire delle assurdità inerenti l'educazione di noi cani, in tema di bisogni espletati in zone non autorizzate. Molti ancora sostengono che quando il cane sbaglia posto, o fa la pipì in casa, vada preso e portato sul luogo del misfatto, mettendo il muso sulle deiezioni. Scusate, ma mi viene la pelle d'oca a sentire assurdità di questo tipo. Voi mettereste mai la faccia di vostro figlio sui suoi bisogni, perché se li è fatti sotto? Per me si tratta di una vera umiliazione, perché non è questo il modo di insegnarci dove sporcare.
Papà ci ha sempre pronunciato un secco ed imperativo "No" quando ci dimenticavamo dove fare i bisogni, mentre ci ha sempre concesso un piccolo premio ricompensa e riempito di coccole quando li facevamo nel posto giusto.
Ancora oggi, quando papà è a lavoro o non è in casa, pur se ci fa uscire dalle 3 alle 4 volte al giorno, preferisce lasciarci un tappetino igienico a terra, qualora dovessimo avere uno stimolo improvviso. Ovviamente poi, ognuno deciderà autonomamente se preferire che il proprio cane debba fare soltanto fuori la pipì durante le passeggiate e trattenere nel periodo in cui è in casa.
Per quanto riguarda Tara, siamo sicuri che con molto e costante impegno, imparerà perfettamente sia a sporcare fuori casa, sia a farla nel modo giusto sulla traversina.
Aaron