MGTF, Ruggero Pegna controreplica alla nota dell'Ufficio stampa della giunta regionale
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In merito alla polemica sul MGTF, Ruggero Pegna controreplica alla nota dell'Ufficio stampa della giunta regionale:
Lamezia Terme (CZ) 01 giugno 2011 - "Alle mie precise costatazioni e riflessioni, peraltro condivise dalla maggior parte degli altri candidati calabresi, l’ufficio stampa della giunta regionale replica con incredibili ovvietà. Il fatto che Albertazzi sia uno dei principali testimoni del teatro italiano è fin troppo noto a tutti, compreso al sottoscritto che, da anni, dirige rassegne ed eventi con stelle dello spettacolo nazionali e internazionali. I connotati e il curriculum necessari per la direzione di una manifestazione complessa come questa, non a caso fino a oggi fallita clamorosamente nonostante i milioni di euro spesi, però dovevano essere diversi da quelli posseduti da un grande attore o regista. [MORE]
Non era certo un provino teatrale o cinematografico! Super testimone? Bene, ma è un’altra cosa, un altro ruolo. Già lo scorso anno, non a caso, l’assessorato ha presentato una direttrice artistica proveniente dell’Eti con squilli di trombe e poi, nei fatti, il risultato è stato, a dir poco, indecente. Anche oggi, mi pare di vedere dalle agenzie, che si sta parlando del Mgtf per la mia polemica e non perché questa nuova nomina abbia fatto sussultare le redazioni di tutto il mondo, come avrebbe immaginato l'ufficio stampa della regione o chi per esso. Tra l'altro, se questa scelta era già decisa, visto che il comunicato di aggiudicazione è stato pubblicato sul sito della Regione a pochi minuti dalla chiusura dei colloqui, perché non assegnare l'incarico ad Albertazzi direttamente, senza farlo sedere a novant’anni, come un bambino, davanti ad una sorta di commissione a parlare di sole e mare? Il problema va ben oltre la specificità dell’argomento, ma si collega all’incapacità di valorizzare e premiare la Calabria che, con impegno e qualità, lavora per la Calabria.
Le considerazioni sono di mentalità politica e il problema non si può ridurre al programmino di titoli che Albertazzi o chiunque sarebbe stato capace di mettere insieme con due telefonate, muovendo, però, duemilioniquattrocentomila euro in tre anni. Si può pensare che un attore come Albertazzi sia venuto in Calabria per i venticinquemila euro della direzione artistica, importo che normalmente guadagna con due recite? I giovani, i calabresi, le eccellenze, la meritocrazia, il sostegno alle imprese locali, la valorizzazione delle risorse e del territorio, dove sono finite tutte queste chiacchiere? Per fortuna, i calabresi che hanno partecipato a questo bando non provano alcuna delusione, perché sono abituati a queste logiche da sempre uguali e, lavorando ben dodici mesi all’anno per i grandi eventi in questa regione, preferirebbero piuttosto non dover rispondere a ovvietà e banalità. Le varie generazioni di calabresi che amano il grande spettacolo e si sono cresciute e si cresceranno con le emozioni di nostri eventi, frutto di ostinazione e grandi sacrifici, lo sanno bene.”
Ruggero Pegna