Meteo: Temporali in evoluzione, poi da lunedì goccia fredda, le previsioni
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Un nuovo ciclone dal Nord Atlantico è in arrivo su tutto il Centro-Sud: porterà piogge, vento e anche locali nevicate sull’Appennino fino ai 1300-1500 metri.
Abbiamo chiesto a Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferme su questa situazione capricciosa e ciclonica sull’Italia.
Tutto confermato: dopo il passaggio di un primo ciclone nordatlantico con tantissima neve sulle Alpi centro-orientali, tornado in pianura padana e freddo anomalo su gran parte dell’Italia, ecco che arriva il bis.
Una bassa pressione, in discesa dalle Isole Britanniche, attraverserà oggi tutto il Mar Tirreno: sono previste piogge e locali temporali dalla Toscana fino alla Campania, piogge intense a tratti anche in Sardegna e a macchia di leopardo anche sul resto del Centro-Sud. Andrà meglio al Nord, salvo isolati addensamenti specie sulle Alpi di confine. I venti continueranno ad essere protagonisti dai quadranti occidentali, con burrasche previste soprattutto in Sardegna.
Cosa succederà domani, che Domenica ci attende?
Domenica 16 aprile sembrerà una Domenica di Novembre al Sud e sul versante adriatico: sono previste condizioni molto nuvolose con piogge sparse in un contesto termico che ricorderà più la fine dell’Autunno che una Primavera inoltrata. Va infatti ricordato che negli scorsi anni, in questi giorni, registravamo temperature diffusamente sopra i 20°C con picchi di 25°C: il 2023 ci sta regalando un mese di Aprile decisamente fresco ed instabile, un po’ come accadeva prima dei cambiamenti climatici, nello scorso secolo.
Come sarà la nuova settimana?
La prossima settimana rimarrà ferita dai due cicloni: da Lunedì l’alta pressione rimonterà prepotente su gran parte dell’Europa centro-settentrionale, mentre sul Mediterraneo resterà una lacuna barica, una ferita, una goccia fredda in quota che causerà sull’Italia frequenti temporali pomeridiani ed ancora addensamenti al Sud, almeno fino a Mercoledì.
Possiamo spingere la previsione fino al ponte del 25 Aprile?
E’ molto complicato, ci sono ancora diverse incognite: al momento, la previsione a lunga scadenza vede la discesa di aria polare finlandese verso i Balcani; se questa discesa dovesse coinvolgere anche l’Italia, dovremo rimandare l’appuntamento con il sole ed il caldo a dopo il 25 Aprile, altrimenti potremo già tirare fuori abiti più leggeri per il Ponte della Liberazione: al momento, con un 70% di probabilità, il periodo del Ponte sembra promettere tempo in miglioramento ovunque e temperature gradevoli, ma è tutto da confermare.
In sintesi cosa dobbiamo aspettarci?
Il mese di Aprile 2023, che ci ha regalato un periodo pasquale tipico del Natale con nevicate su Alpi e Appennini a 900 metri, replicate poi negli ultimi giorni con il doppio ciclone anche sull’Appennino ligure-lombardo a quote collinari, sembra proseguire freddo ed instabile almeno fino all’inizio della terza decade, poi arriveremo ad un bivio: torneranno temperature in media con il periodo o saremo investiti dalla goccia fredda finlandese?
Al momento, come detto, sembra più probabile la prima strada, quella che porta ad una mite festa della Liberazione, alla liberazione dal freddo, dai temporali e dalla pioggia stile autunnale al Centro-Sud ad iniziare dal prossimo weekend del 22-23 Aprile.
Ma il ritorno del bel tempo potrebbe anche significare un rapido avvicinamento all’inizio della calura estiva italiana: un anno fa il bollore e la canicola iniziarono il 10 di Maggio e durarono ininterrotti per quasi 5 mesi!
Prossima Settimana, una Goccia Fredda può sconvolgere il tempo, vediamo cosa significa
Si annunciano sorprese per la prossima settimana. La novità emersa dai più recenti aggiornamenti riguarda il possibile arrivo di una "goccia fredda" in discesa dal Nord Europa che potrebbe sconvolgere il tempo anche sull'Italia, con conseguenze localmente importanti.
Ma andiamo con ordine. In avvio di settimana (Lunedì 17 - Martedì 18 - Mercoledì 19) dovremo fare i conti con una vasta circolazione depressionaria che sarà ancora presente sul bacino del Mediterraneo, continuamente alimentata da correnti più fresche in discesa dai settori settentrionali del Vecchio Continente. In pratica, si tratta di un'area di bassa pressione che manterrà instabili le condizioni atmosferiche su ampi settori dell'Italia, favorendo lo sviluppo di celle temporalesche, soprattutto durante le ore pomeridiane.
Dapprima, le zone a rischio saranno le regioni del Centro-Sud e le due Isole Maggiori dove non escludiamo il rischio di pericolose grandinate, visti i contrasti piuttosto accesi tra masse d'aria differenti. Da Mercoledì sarà poi il turno anche del Nord, dove si eleverà la probabilità di temporali nel pomeriggio.
Infine, ecco la novità appena emersa dagli ultimi aggiornamenti. Come possiamo vedere dalla mappa qui sotto, tra la Penisola Scandinava e la Russia è presente una vasta area di bassa pressione ricolma di aria fredda e instabile di origine artica. Nei prossimi giorni la possente struttura scenderà di latitudine fino a interessare buona parte dell'Europa orientale; successivamente, dalla depressione si staccherà un nocciolo o goccia fredda che scenderà ulteriormente di latitudine, fino ad arrivare fin sul nostro Paese durante la parte conclusiva della settimana, innescando una fase di maltempo da non sottovalutare.
Ma di cosa si tratta? Alle alte latitudini scorrono delle correnti (fredde e instabili) ben diverse rispetto a quelle che transitano a latitudini più basse (molto calde e stabili) e gli scambi di calore tra Nord e Sud Europa, in particolari condizioni, possono evolvere, appunto, in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da una vasta depressione atlantica o nordeuropea. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti. Questo nucleo tende a seguire traiettorie non sempre prevedibili e non di rado assume direzione retrograda (contraria) come in questo caso (da est a ovest).
Stando agli ultimi dati, indicativamente da Venerdì 21 Aprile gli effetti di questa particolare figura meteorologica potrebbero iniziare a farsi sentire anche in Italia. Visti i forti contrasti termici e igrometrici previsti, il pericolo riguarderebbe le regioni adriatiche e parte di quelle del Sud: le correnti fresche in ingresso potrebbero agire da innesco per la genesi, su questi settori, di fenomeni temporaleschi violenti, con elevata probabilità di grandinate e locali nubifragi come purtroppo la cronaca recente insegna.
Vista l'imprevedibilità di questa "trottola instabile" è possibile che nei prossimi giorni la previsione della sua direzione possa mutare e che i temporali possano interessare zone diverse o più ampie.