Messina, si rompe un bypass: la città di di nuovo senz'acqua. Governo dichiara lo stato di emergenza
Cronaca Sicilia

Messina, si rompe un bypass: la città di di nuovo senz'acqua. Governo dichiara lo stato di emergenza

venerdì 6 novembre, 2015

MESSINA, 6 NOVEMBRE 2015 - Non c'è pace per Messina. Un nuovo guasto alla rete idrica ha messo ulteriormente in ginocchio la città dello Stretto, ormai quasi a secco da due settimane, mentre il Consiglio dei Ministri proprio oggi ha dichiarato lo stato d'emergenza. Stavolta la rottura ha interessato il bypass realizzato pochi giorni fa per risolvere l'emergenza, e che collega la condotta idrica di Fiumefreddo all'acquedotto di Alcantara, che consentiva, seppur a rilento, di portare l'acqua a Messina. Il cedimento si è verificato nel territorio di Forza d'Agrò, e la Sicilacque, la società che gestisce l'acquedotto dell'Alcantara, è impegnata in queste ore nel trovare una soluzione in tempi rapidi. [MORE]

Con il bypass in funzione, nel capoluogo peloritano arrivavano circa 300 litri d'acqua al secondo: una quantità che consentiva di far fronte all'emergenza. Adesso Messina può contare, oltre che sulle navi cisterna e sulle numerose autobotti impegnate sopratutto nella parte alta della città, dove l'afflusso d'acqua è più difficile a causa della minor pressione, sull'acquedotto della Santissima, che può garantire però una portata di 200 litri al secondo, a fronte di un'esigenza di 970 litri al secondo.

Con la dichiarazione dello stato di emergenza il governo affida poteri straordinari al capo della Protezione civile nazionale, che oggi si recherà a Messina insieme ai suoi uomini per prendere in mano una situazione diventata estremamente difficile. "I cittadini di Messina devono poter contare su una fornitura di acqua in modo regolare", ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, al termine del Consiglio dei Ministri.

Mentre la città affronta una crisi idrica senza precedenti, il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a parlare del ponte sullo Stretto di Messina. "Certo che si farà, il problema è quando. A Messina abbiamo mandato l'esercito con le autobotti perché mancava l'acqua e le autorità locali non riuscivano a risolvere il problema. Ora, prima di discutere del ponte, sistemiamo l'acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche", ha detto Renzi intervistato da Vespa nel suo ultimo libro.

 


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