Messina, Chiedevano il pizzo a commercianti e cantieri. 12 arresti
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MESSINA, 17 DICEMBRE 2013 - aggiornamento ore 16.34 Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina alle 12.00 presso la sede della Questura di Messina è stata messa in evidenza la possibile esistenza di un clan mafioso ben radicato nella zona di Camaro, Messina, facente riferimento ad un'intera famiglia che, ceando alleanze con altri clan mafiosi, pare avanzasse richieste di denaro ai commercianti della zona, minacciando chi non assecondava tali "sollecitazioni". Così l'operazione "Richiesta" si è conclusa con 12 arresti. [MORE]
L’indagine, avviata nel febbraio del 2012, pare sia partita dall'arresto di Vittorio Di Pietro per estorsione ai danni di due commercianti di Camaro. Da quel momento sarebbe partita la scoperta di una rete di clan gestita da Santi Ferrante, messinese di 59 anni, dal carcere di Sulmona. Questi era già stato condannato per omicidio, estorsione, rapina, usura, associazione a delinquere di tipo mafioso e finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ma anche agli arresti pare continuasse a coordinare le attività illecite all'esterno. Oltre a Ferrante anche Raffaele Genovese, il fratello Antonino ed il cognato Francesco La Rosa, sembra costituissero il fulcro del clan. La moglie del La Rosa sarebbe apparsa, in seguito alle indagini, come colei che metteva in comunicazione il marito in carcere con l'esterno e che riscuoteva il denaro illecito stabilendone le ripartizioni. Gli inquirenti hanno comunque sottolineato che questo è solo l’inizio per altre indagine volte al contrastare la criminalità mafiosa messinese.
ore 10.08 In una maxi operazione antimafia, conclusasi questa mattina all'alba, ben dodici persone, accusate di far parte di un gruppo del clan del rione Camaro di Messina, sono state arrestate dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato. Gli agenti conducevano da mesi un'accurata ed attenta indagine che ha portato alla risoluzione di questa mattina. Secondo quanto emerso pare che gli arrestati operassero principalmente nel centro città, pretendendo il pizzo da esercizi commerciali e cantieri edili. Così le 12 persone sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere ed una ai domiciliari. I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di associazione mafiosa finalizzata alla commissione di estorsioni, spaccio di droga, furti e danneggiamenti. Maggiori dettagli verranno comunque resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 12.00 presso la sala riunioni della Questura di Messina.
(Foto dal sito rivieraoggi.it)
Katia Portovenero