Cultura e Spettacolo
Memorial in onore di Adele Bruno
LAMEZIA TERME (CZ) 01 GENNAIO - Mercoledì 28 Dicembre alle 17,30 presso l’Istituto tecnico settore tecnologico di via S. Miceli è stato realizzato l’evento Il caleidoscopio dell’anima, di Dora Anna Rocca, che ha voluto ricordare nell’occasione la ventisettenne lametina, Adele Bruno, deceduta il 30 Ottobre del 2011 per mano dell’uomo che diceva di amarla. [MORE]
Due i momenti della manifestazione: Nella sala conferenze dell’Istituto il primo, in cui è stato presentato l’ultimo libro della Rocca Il caleidoscopio dell’anima pubblicato da Galassia Arte editore, da cui prende nome l’evento. Il secondo nell’atrio della scuola con lo scioglimento del nastro e l’apertura ufficiale della mostra che rimarrà aperta fino a venerdì 30 Dicembre. Ad apertura dell’iniziativa significativa la donazione da parte dell’autrice, alla famiglia della giovane Adele, di un dipinto a mano su tela con colori ad olio, ritraente la giovane ragazza. Commovente l’intervento del papà che si è dichiarato soddisfatto non solo per il dono ma soprattutto per l’aver ricordato la figlia la cui memoria non può essere lasciata nell’oblio.
La tela è stata poi posizionata dai familiari nella sezione dedicata alle vittime di violenza, dove è rimasta fino alle 12 del 30 Dicembre per poi essere definitivamente consegnata ai familiari. Per la Rocca «Il ritratto di Adele oggi donato alla famiglia vuol essere un monito per tutte le donne che vivono situazioni sentimentali difficili e che intendono chiudere una situazione senza futuro. Non bisogna affrontare la separazione da una personalità disturbata con leggerezza, poiché a volte l’ingenuità può essere fatale. Sono tanti i casi culminati in femminicidio». Sulla mostra ha detto la Rocca:«Esprimere con un dipinto una sensazione che parte dall’intimo è a mio avviso la forma più alta di comunicazione». Esposizione di più di ottanta tele dipinte a mano con tecnica a colori ad olio, suddivise in quattro sezioni.
La prima dedicata alla donna passionale, libera, innamorata, ferita (qui anche la sezione dedicata alle vittime della violenza). La seconda dedicata alle meraviglie della natura articolata a sua volta in tre sottosezioni: fauna, flora, paesaggi; La terza sezione su quadri d’autore personalizzati dove troviamo Renoir, Rembrandt, Klimt, Magritte, Van Gogh con personalismi dell’autrice. Infine la quarta sezione intitolata: Sensazioni, descrive emozioni immortalate su tela. Tra gli interventi moderati da Paolo Marraffa, quello della Dirigente scolastica dell’istituto ospitante Patrizia Costanzo, del sindaco della città Paolo Mascaro, (secondo cui è importante che in città siano presenti eventi culturali di tale spessore e significato), dell’artista Maurizio Carnevali, del docente di storia dell’arte Francesco Volpe, dell’avvocata per le pari opportunità Angela Davoli. Interventi vari e sintetici che hanno dato un quadro completo sia dell’opera letteraria della Rocca che di quella pittorica.
Se Carnevali ha tracciato un profilo della Rocca come di comunicatrice tesa ad esprimere sensazioni attraverso l’arte, che in quanto tale non può essere ingabbiata in stili definiti, ed ha spiegato come è nata la pubblicazione della Rocca e l’approccio che è necessario avere verso la lettura sia del volume che racchiude pensieri scritti dall’autrice in giovane età e delle relative tele espressione di sensazioni di una donna che vuole riprendere su tela le emozioni di una fanciullezza ed una innocenza che non deve mai venire meno, Volpe invece ha tracciato un percorso sì da far comprendere come si è sviluppata l’arte nel tempo, prendendo in esame anche pittori che con una loro specificità si sono creati uno spazio artistico rilevante come Paul Cezanne, Frida Khalo,fino all’arte Naif di Antonio Ligabue. La Davoli ha ribadito poi l’importanza dell’evento dedicato ad Adele Bruno e dell’importanza della prevenzione. Ad intervallare gli interventi, la lettura da parte di Giancarlo Davoli di poesie e pensieri della Rocca con la contemporanea proiezione musicata di tele corrispondenti.
A concludere l’intervento del vescovo S.E. Monsignor Vincenzo Rimedio che ha espresso il proprio compiacimento per l’ecletticità della Rocca che oltre ad essere scrittrice ora ha anche aggiunto talento artistico al suo stile comunicativo. Molto attento e partecipe il pubblico intervenuto numeroso.