

Meloni e Macron, tre ore di faccia a faccia: siglata la pace tra sorrisi, accordi sull'Ue e impegni sugli Usa
ROMA — Tre ore di colloquio serrato a Palazzo Chigi per rilanciare l'asse Italia-Francia. Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron hanno messo da parte tensioni passate e stretto un'intesa su dossier chiave per l'Unione Europea e le relazioni transatlantiche. Al termine dell'incontro, un comunicato congiunto ha sancito la volontà di "coordinare le posizioni" su temi strategici come la competitività europea e il sostegno all'Ucraina.
Pace ritrovata: sorrisi e strette di mano a Palazzo Chigi
Il presidente francese è arrivato con un lieve ritardo, accolto dalla premier italiana con sorrisi calorosi, strette di mano prolungate e il classico bacio sulle guance. "È il parterre delle grandi occasioni", ha scherzato Meloni rivolgendosi ai fotografi prima di ricevere Macron, suggellando l'apertura di un incontro destinato a rimettere in asse due capitali fondamentali per l'Europa.
Europa, Usa e Ucraina: le nuove convergenze tra Roma e Parigi
Tra i punti salienti dell'incontro, la "forte convergenza" sulla necessità di accelerare l'agenda europea della competitività: focus su automotive, energia, siderurgia e settori d'avanguardia come l'intelligenza artificiale, le rinnovabili — incluso il nucleare — e lo spazio. Sottolineata anche la volontà comune di lavorare su semplificazione normativa e investimenti, pubblici e privati, per rilanciare la crescita dell'Unione.
Non è mancato un riferimento esplicito al sostegno "incrollabile" all'Ucraina, con l'auspicio di una "soluzione equa e duratura" al conflitto. Tuttavia, il comunicato ha evitato di entrare nei dettagli sui formati internazionali di negoziazione o sulle garanzie di sicurezza per Kiev, temi su cui Roma e Parigi avevano mostrato divergenze nei mesi scorsi.
Importante anche l'impegno reciproco a "coordinare le posizioni" nei rapporti con Washington, a partire dalle future relazioni con una possibile amministrazione Trump e dal delicato tema dei dazi commerciali.
Trattato del Quirinale e Medio Oriente: avanti con cautela
Il Trattato del Quirinale, entrato in vigore nel 2023, sarà aggiornato con nuovi obiettivi già nel prossimo incontro bilaterale previsto per il 2026 a Parigi. Sul Medio Oriente, invece, il comunicato mantiene toni prudenti: nessun riferimento esplicito a Gaza o Israele, confermando l'approccio cauto delle due diplomazie.
La richiesta di "pari dignità" e il passato da superare
Fonti vicine alla premier riferiscono di un confronto franco: Meloni avrebbe chiesto a Macron di evitare in futuro episodi come la controversa foto di Tirana, simbolo delle passate frizioni tra i due governi. L'Italia, è il messaggio recapitato al presidente francese, pretende "pari dignità" nel rapporto bilaterale.
Agenda europea: neutralità tecnologica e nuovi settori strategici
Nel documento si evidenzia la piena intesa sulla necessità di applicare il principio di neutralità tecnologica e di sostenere i settori in transizione. Automotive e siderurgia in primis, ma anche settori innovativi come l'intelligenza artificiale e l’energia nucleare decarbonizzata. A questi si aggiungono l’impegno comune sul nuovo quadro finanziario pluriennale, sulle politiche migratorie, sull’allargamento dell’Unione e sulle riforme strutturali.
Il futuro dell'Europa: sovranità e prosperità condivise
"La prospettiva — si legge nella nota — è un'Europa più sovrana, più forte e più prospera, orientata alla pace e capace di difendere i propri interessi e proteggere i propri cittadini", in linea con il ruolo di Italia e Francia come nazioni fondatrici dell'Unione Europea.
Focus anche sulla ricostruzione dell'Ucraina
Poco prima dell'incontro con Macron, Giorgia Meloni aveva avuto un colloquio di circa un'ora con il primo ministro slovacco Robert Fico, concentrato sulla situazione a Gaza e sull'Ucraina. Con Fico, la premier ha discusso anche della Conferenza internazionale per la ricostruzione dell'Ucraina, in programma a Roma a luglio, per la quale l'Italia spera in una partecipazione ampia, magari con la presenza dello stesso Macron.
Nessuna dichiarazione finale: parola ai fatti
La serata si è chiusa senza dichiarazioni ufficiali alla stampa, con Macron ripartito per Parigi subito dopo la cena. Un segnale, forse, della volontà di lasciare che siano i fatti — e non le parole — a parlare di questa rinnovata intesa tra Italia e Francia.
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti? Iscriviti al nostro canale WhatsApp InfoOggi e ricevi in tempo reale gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone! Clicca qui per unirti